Crescono raccolta e utili per la Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Gli ultimi dati diffusi dall'istituto dicono che la raccolta diretta e' aumentata del 5,71%, quella indiretta del 15,53%. L'utile e' in progressione positiva del 17,16% rispetto ai primi nove mesi dell'anno scorso. E si e' assestato sui 206,4 milioni di euro.
29 novembre 2005
Romagna in corsa
Crescono raccolta e utili per la Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Gli ultimi dati diffusi dall'istituto dicono che la raccolta diretta e' aumentata del 5,71%, quella indiretta del 15,53%. L'utile e' in progressione positiva del 17,16% rispetto ai primi nove mesi dell'anno scorso. E si e' assestato sui 206,4 milioni di euro.
Crescono raccolta e utili per la Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Gli ultimi dati diffusi dall'istituto dicono che la raccolta diretta e' aumentata del 5,71%, quella indiretta del 15,53%. L'utile e' in progressione positiva del 17,16% rispetto ai primi nove mesi dell'anno scorso. E si e' assestato sui 206,4 milioni di euro.
28 novembre 2005
In casa Capitalia
Il patto di Capitalia, che si era ridotto come peso nel capitale sociale al 29,4% dopo l'operazione di fusione di Fineco e Mediocredito Centrale nella capogruppo, tornerà a quota 31,45%. E questo grazie all'ingresso di alcuni soci dello stesso Mediocredito. La notizia arriva dal presidente del patto, Vittorio Ripa Di Meana, che della cosa ha parlato a margine dell'assemblea del gruppo creditizio romano convocata proprio per dare il via libera all'integrazione delle controllate nella holding. Importante: Fininvest, Merloni, Angelini e Italmobiliare entreranno nel patto di sindacato di Capitalia.
Il patto di Capitalia, che si era ridotto come peso nel capitale sociale al 29,4% dopo l'operazione di fusione di Fineco e Mediocredito Centrale nella capogruppo, tornerà a quota 31,45%. E questo grazie all'ingresso di alcuni soci dello stesso Mediocredito. La notizia arriva dal presidente del patto, Vittorio Ripa Di Meana, che della cosa ha parlato a margine dell'assemblea del gruppo creditizio romano convocata proprio per dare il via libera all'integrazione delle controllate nella holding. Importante: Fininvest, Merloni, Angelini e Italmobiliare entreranno nel patto di sindacato di Capitalia.
24 novembre 2005
Mediolanum "private"
Pare che il gruppo Mediolanum ora voglia aprire una sua attività diretta nel settore del private banking. In questo senso, Mediolanum è già socia con Mediobanca di Banca Esperia. Ma non c'è contraddizione o potenziale conflittualità di mercato: Esperia si rivolge a clienti da almeno 2 milioni di euro, mentre per il private Mediolanum la soglia dovrebbe essere attorno al mezzo milione. Dunque, come si dice, target ben diversi. Doris ha già dimostrato negli anni le sue grandi capacità, quindi siamo certi che centrerà anche questo nuovo obiettivo.
Pare che il gruppo Mediolanum ora voglia aprire una sua attività diretta nel settore del private banking. In questo senso, Mediolanum è già socia con Mediobanca di Banca Esperia. Ma non c'è contraddizione o potenziale conflittualità di mercato: Esperia si rivolge a clienti da almeno 2 milioni di euro, mentre per il private Mediolanum la soglia dovrebbe essere attorno al mezzo milione. Dunque, come si dice, target ben diversi. Doris ha già dimostrato negli anni le sue grandi capacità, quindi siamo certi che centrerà anche questo nuovo obiettivo.
I fondi dell'Arancio
Dopo il Conto Arancio e pure il Mutuo Arancio, il gruppo olandese Ing lancia nel nostro Paese "Dividendo Arancio", un fondo azionario. A gestirlo è Ing Investment Management. Investimento minimo previsto: 100 euro. Bisogna in ogni caso avere già il Conto Arancio. Non ci sono costi di entrata. Il fondo è distribuito via web e tramite canale telefonico.
Dopo il Conto Arancio e pure il Mutuo Arancio, il gruppo olandese Ing lancia nel nostro Paese "Dividendo Arancio", un fondo azionario. A gestirlo è Ing Investment Management. Investimento minimo previsto: 100 euro. Bisogna in ogni caso avere già il Conto Arancio. Non ci sono costi di entrata. Il fondo è distribuito via web e tramite canale telefonico.
La situazione ad Intra
Dal blog Fuorimercato, nostro valido "supporter": "In quel di Intra forse non c'è tutta questa voglia di finire velocemente nell'orbita della Popolare di Vicenza...".
Dal blog Fuorimercato, nostro valido "supporter": "In quel di Intra forse non c'è tutta questa voglia di finire velocemente nell'orbita della Popolare di Vicenza...".
23 novembre 2005
L'Opa sulla Bnl
L'Unipol di Consorte continua ad aspettare i necessari via libera da parte di Isvap e Bankitalia per "stringere" sulla Bnl. Ora si dice che proprio l'Isvap potrebbe a breve (forse già nel giro di una settimana) arrivare a dare il suo definitivo parere. A questo punto dunque bisogna vedere se queste voci saranno confermate nei fatti e nel caso cosa dirà eventualmente nel merito la stessa Isvap. Poi in ogni caso si passerà alla Banca d'Italia. Insomma, l'"iter" è tutt'altro che concluso per il gruppo di Consorte.
L'Unipol di Consorte continua ad aspettare i necessari via libera da parte di Isvap e Bankitalia per "stringere" sulla Bnl. Ora si dice che proprio l'Isvap potrebbe a breve (forse già nel giro di una settimana) arrivare a dare il suo definitivo parere. A questo punto dunque bisogna vedere se queste voci saranno confermate nei fatti e nel caso cosa dirà eventualmente nel merito la stessa Isvap. Poi in ogni caso si passerà alla Banca d'Italia. Insomma, l'"iter" è tutt'altro che concluso per il gruppo di Consorte.
22 novembre 2005
Costo del denaro
Ormai pare proprio cosa certa (l'orientamento di Trichet è chiaro): la Banca centrale europea alzerà i tassi. Sarà un primo intervento "minimale", nessuno shock, però si delinea un trend. Nei prossimi anni, seppur in modo molto graduale, morbido, la curva dei tassi tornerà a salire. Questo primo ritocco e più in generale quelli che verranno hanno potenziali ricadute positive per le banche. Insomma, alla fine, pesando e contropesando tutto, è "good news".
Ormai pare proprio cosa certa (l'orientamento di Trichet è chiaro): la Banca centrale europea alzerà i tassi. Sarà un primo intervento "minimale", nessuno shock, però si delinea un trend. Nei prossimi anni, seppur in modo molto graduale, morbido, la curva dei tassi tornerà a salire. Questo primo ritocco e più in generale quelli che verranno hanno potenziali ricadute positive per le banche. Insomma, alla fine, pesando e contropesando tutto, è "good news".
18 novembre 2005
Mossa del Sanpaolo su Cariforli'
Il Sanpaolo Imi ha aumentato la sua partecipazione nella Cassa di Risparmio di Forlì arrivando così ad assumerne il controllo. Il gruppo creditizio piemontese ha comprato un altro 8,48% del capitale, per un relativo controvalore di circa 65,7 milioni di euro. La partecipazione in Cariforlì sale di conseguenza dal 29,77% al 38,25%. Una quota che basta appunto al Sanpaolo per avere il controllo diretto.
Il Sanpaolo Imi ha aumentato la sua partecipazione nella Cassa di Risparmio di Forlì arrivando così ad assumerne il controllo. Il gruppo creditizio piemontese ha comprato un altro 8,48% del capitale, per un relativo controvalore di circa 65,7 milioni di euro. La partecipazione in Cariforlì sale di conseguenza dal 29,77% al 38,25%. Una quota che basta appunto al Sanpaolo per avere il controllo diretto.
17 novembre 2005
Impronte digitali
"Da oggi all'ingresso delle banche i clienti saranno piu' tutelati. Nasce la figura del 'vigilatore dei dati', un soggetto indipendente dalla banca a cui viene affidato un compito importante a difesa dei cittadini": l'annuncio e' di Giuseppe Fortunato, componente dell'organismo di garanzia per la privacy e relatore del provvedimento sulle impronte digitali nelle filiali degli istituti di credito. "A questa nuova figura spetta il delicato ruolo di custodire le chiavi crittografiche e di garantire la riservatezza dei clienti. Gli istituti di credito potranno infatti usare sistemi che utilizzano impronte digitali collegati all'uso di telecamere, solo in casi eccezionali ed in situazione di particolare rischio e solo se le immagini e le impronte saranno crittate. Inoltre i dati, salvo richieste dell'interessato o motivi di giustizia, dovranno automaticamente essere cancellate entro una settimana": cosi' ha spiegato ancora lo stesso Fortunato. I clienti dovranno essere informati e in ogni caso dovranno avere facoltà di entrare in banca attraverso modalita' alternative.
"Da oggi all'ingresso delle banche i clienti saranno piu' tutelati. Nasce la figura del 'vigilatore dei dati', un soggetto indipendente dalla banca a cui viene affidato un compito importante a difesa dei cittadini": l'annuncio e' di Giuseppe Fortunato, componente dell'organismo di garanzia per la privacy e relatore del provvedimento sulle impronte digitali nelle filiali degli istituti di credito. "A questa nuova figura spetta il delicato ruolo di custodire le chiavi crittografiche e di garantire la riservatezza dei clienti. Gli istituti di credito potranno infatti usare sistemi che utilizzano impronte digitali collegati all'uso di telecamere, solo in casi eccezionali ed in situazione di particolare rischio e solo se le immagini e le impronte saranno crittate. Inoltre i dati, salvo richieste dell'interessato o motivi di giustizia, dovranno automaticamente essere cancellate entro una settimana": cosi' ha spiegato ancora lo stesso Fortunato. I clienti dovranno essere informati e in ogni caso dovranno avere facoltà di entrare in banca attraverso modalita' alternative.
16 novembre 2005
Antonveneta non molla Interbanca
La Banca Antonveneta sta lavorando alla revisione del piano triennale, ma non intende cedere la controllata Interbanca. Il presidente dell'istituto padovano entrato ormai nell'orbita del gruppo olandese Abn Amro, Augusto Fantozzi, cosi' ha detto a margine della riunione dell'esecutivo Abi: "Interbanca fa parte di questo piano. Sicuramente siamo forti nel corporate, nei servizi alle piccole e medie imprese e nella consulenza, bisogna razionalizzare un po', riorganizzare nel modo migliore, ma la cessione non è per ora di attualità". Ipotesi dunque da scartare, almeno in questa fase.
La Banca Antonveneta sta lavorando alla revisione del piano triennale, ma non intende cedere la controllata Interbanca. Il presidente dell'istituto padovano entrato ormai nell'orbita del gruppo olandese Abn Amro, Augusto Fantozzi, cosi' ha detto a margine della riunione dell'esecutivo Abi: "Interbanca fa parte di questo piano. Sicuramente siamo forti nel corporate, nei servizi alle piccole e medie imprese e nella consulenza, bisogna razionalizzare un po', riorganizzare nel modo migliore, ma la cessione non è per ora di attualità". Ipotesi dunque da scartare, almeno in questa fase.
Gnutti cresce in Mps?
Titoli bancari decisamente "tranquilli" oggi in Borsa. Ci sono però significativi acquisti sul Monte Paschi di Siena. Che succede? Si parla di un possibile rafforzamento nel capitale da parte di Emilio Gnutti: il Corriere della Sera ha scritto che proprio il finanziere bresciano, con la sua società Hopa, potrebbe salire nell'azionariato fino all'8-10% (attualmente è a quota 2,9% del capitale). Per ora si tratta solo di indiscrezioni, del Corriere appunto, vedremo se corrispondono a verita'.
Titoli bancari decisamente "tranquilli" oggi in Borsa. Ci sono però significativi acquisti sul Monte Paschi di Siena. Che succede? Si parla di un possibile rafforzamento nel capitale da parte di Emilio Gnutti: il Corriere della Sera ha scritto che proprio il finanziere bresciano, con la sua società Hopa, potrebbe salire nell'azionariato fino all'8-10% (attualmente è a quota 2,9% del capitale). Per ora si tratta solo di indiscrezioni, del Corriere appunto, vedremo se corrispondono a verita'.
15 novembre 2005
Un caffè per Intesa
La Segafredo Zanetti acquisirà, per circa 82 milioni di dollari, la divisione del colosso Sara Lee Corporation attiva nella produzione e nella distribuzione di caffè negli Stati Uniti. Un impegno finanziario importante. Per il quale la Segafredo si appoggerà a Banca Intesa. L'azienda ha infatti sottoscritto un accordo di finanziamento proprio con il gruppo creditizio guidato da Corrado Passera.
La Segafredo Zanetti acquisirà, per circa 82 milioni di dollari, la divisione del colosso Sara Lee Corporation attiva nella produzione e nella distribuzione di caffè negli Stati Uniti. Un impegno finanziario importante. Per il quale la Segafredo si appoggerà a Banca Intesa. L'azienda ha infatti sottoscritto un accordo di finanziamento proprio con il gruppo creditizio guidato da Corrado Passera.
14 novembre 2005
Mutuo solare
Il gruppo Unicredit, tramite la sua Banca per la Casa, ha lanciato il nuovo mutuo "Energia pulita". Una formula di finanziamento espressamente creata per agevolare i proprietari di immobili che decidono di installare i pannelli solari fotovaltaici. il mutuo Energia Pulita e' disponibile sia a tasso fisso sia a tasso variabile, con durata possibile fino ai venti anni.
Il gruppo Unicredit, tramite la sua Banca per la Casa, ha lanciato il nuovo mutuo "Energia pulita". Una formula di finanziamento espressamente creata per agevolare i proprietari di immobili che decidono di installare i pannelli solari fotovaltaici. il mutuo Energia Pulita e' disponibile sia a tasso fisso sia a tasso variabile, con durata possibile fino ai venti anni.
11 novembre 2005
Le banche di Alitalia
Come noto per l'Alitalia è stata varata una nuova maxi ricapitalizzazione. L'operazione è in parte garantita dal Tesoro e in parte da un pool di banche. Questo pool è guidato dalla Deutsche Bank e vede al suo interno altri dieci istituti. Che sono: Banca Intesa, Ubm (gruppo Unicredit), Societé Generale, Lehman Brothers, San Paolo Imi, Nomura, Mediocredito Centrale (gruppo Capitalia), Akros (gruppo Bpm), Morgan Stanley, Calyon.
Come noto per l'Alitalia è stata varata una nuova maxi ricapitalizzazione. L'operazione è in parte garantita dal Tesoro e in parte da un pool di banche. Questo pool è guidato dalla Deutsche Bank e vede al suo interno altri dieci istituti. Che sono: Banca Intesa, Ubm (gruppo Unicredit), Societé Generale, Lehman Brothers, San Paolo Imi, Nomura, Mediocredito Centrale (gruppo Capitalia), Akros (gruppo Bpm), Morgan Stanley, Calyon.
Intesa a Est ma senza svenarsi
La Banca Intesa è potenzialmente interessata a sbarcare in Turchia, Romania e pure in Ucraina, ma questo comunque non a qualsiasi prezzo. Lo ha spiegato Corrado Passera dopo la notizia dell'aggiudicazione della Bcr, banca rumena per la quale il gruppo creditizio italiano aveva presentato una offerta economica. Passera ha detto che il suo istituto e' stato "aggressivo" nella vicenda Bcr, ma che ciò "non e' bastato". Insomma, Banca Intesa verso oriente ci vuole andare, ma senza svenarsi.
La Banca Intesa è potenzialmente interessata a sbarcare in Turchia, Romania e pure in Ucraina, ma questo comunque non a qualsiasi prezzo. Lo ha spiegato Corrado Passera dopo la notizia dell'aggiudicazione della Bcr, banca rumena per la quale il gruppo creditizio italiano aveva presentato una offerta economica. Passera ha detto che il suo istituto e' stato "aggressivo" nella vicenda Bcr, ma che ciò "non e' bastato". Insomma, Banca Intesa verso oriente ci vuole andare, ma senza svenarsi.
10 novembre 2005
Capitalia non ha nel mirino Bpi
Capitalia non ha alcun interesse per un eventuale acquisto di quote della Banca Popolare Italiana, la ex Popolare di Lodi: lo ha detto Matteo Arpe, amministratore delegato del gruppo creditizio romano presieduto da Cesare Geronzi. Ed è stato davvero molto chiaro Arpe dicendo: "Non vi e' alcuna ipotesi, ne' alcuna discussione. Non vi e' alcuna operazione in merito".
Capitalia non ha alcun interesse per un eventuale acquisto di quote della Banca Popolare Italiana, la ex Popolare di Lodi: lo ha detto Matteo Arpe, amministratore delegato del gruppo creditizio romano presieduto da Cesare Geronzi. Ed è stato davvero molto chiaro Arpe dicendo: "Non vi e' alcuna ipotesi, ne' alcuna discussione. Non vi e' alcuna operazione in merito".
Carifirenze non lascia Orvieto
"E' priva di qualsiasi fondamento l'ipotesi di una cessione, tutta o in parte, della partecipazione azionaria detenuta da Banca Cassa Risparmio Firenze nel capitale della Cassa di Risparmio di Orvieto": ecco cosa ha precisato in una nota ufficiale la stessa Cassa di Risparmio di Firenze. L'istituto toscano ha parlato di "tesi del tutto fantasiose, sostenute nei giorni scorsi da cronache di stampa locali, che non trovano alcun riscontro nella realtà". Insomma, le indiscrezioni circolate non corrispondono a verità: la Carifirenze non si sta disimpegnando da Orvieto.
"E' priva di qualsiasi fondamento l'ipotesi di una cessione, tutta o in parte, della partecipazione azionaria detenuta da Banca Cassa Risparmio Firenze nel capitale della Cassa di Risparmio di Orvieto": ecco cosa ha precisato in una nota ufficiale la stessa Cassa di Risparmio di Firenze. L'istituto toscano ha parlato di "tesi del tutto fantasiose, sostenute nei giorni scorsi da cronache di stampa locali, che non trovano alcun riscontro nella realtà". Insomma, le indiscrezioni circolate non corrispondono a verità: la Carifirenze non si sta disimpegnando da Orvieto.
Ancora su Mediobanca
L'immobiliarista Danilo Coppola ha aumentato la sua partecipazione nel capitale di Piazzetta Cuccia. Dal 4,309% al 4,57%. La cosa è stata regolarmente oggetto di comunicazione societaria alla Consob. Nello specifico le quote sono detenute da due aziende che fanno riferimento a Coppola: la Tikal Plaza, che ha a questo punto il 3,977% di Mediobanca, e la Gruppo Coppola Spa, con lo 0,593%.
L'immobiliarista Danilo Coppola ha aumentato la sua partecipazione nel capitale di Piazzetta Cuccia. Dal 4,309% al 4,57%. La cosa è stata regolarmente oggetto di comunicazione societaria alla Consob. Nello specifico le quote sono detenute da due aziende che fanno riferimento a Coppola: la Tikal Plaza, che ha a questo punto il 3,977% di Mediobanca, e la Gruppo Coppola Spa, con lo 0,593%.
09 novembre 2005
Caspita che Capitalia!
Gli ultimi conti che Capitalia ha presentato al mercato hanno colpito, positivamente. Il risultato netto dei primi nove mesi è arrivato, in gran progressione, sopra i 633 milioni di euro; il risultato lordo a 1.469 milioni. I ricavi risultano in aumento del 5,5%, a quota 3.824 milioni. In generale, i conti sembrano essere stati sopra le aspettative che si erano create. Bene il dato delle commissioni e pure quello della raccolta diretta. Insomma, il duo Geronzi-Arpe continua a funzionare bene...
Gli ultimi conti che Capitalia ha presentato al mercato hanno colpito, positivamente. Il risultato netto dei primi nove mesi è arrivato, in gran progressione, sopra i 633 milioni di euro; il risultato lordo a 1.469 milioni. I ricavi risultano in aumento del 5,5%, a quota 3.824 milioni. In generale, i conti sembrano essere stati sopra le aspettative che si erano create. Bene il dato delle commissioni e pure quello della raccolta diretta. Insomma, il duo Geronzi-Arpe continua a funzionare bene...
08 novembre 2005
I partner del "Banchiere"
Nuovo partner, di tipo istituzionale, per "il Banchiere", ovvero questo nostro banking blog: è la Fabi, federazione autonoma dei bancari italiani.
Nuovo partner, di tipo istituzionale, per "il Banchiere", ovvero questo nostro banking blog: è la Fabi, federazione autonoma dei bancari italiani.
Movimenti in Piazzetta Cuccia
L'immobiliarista Danilo Coppola ha deciso di passare le quote detenute nel capitale di Mediobanca ad una sua società lussemburghese denominata Tikal. In sostanza le ha fatte "emigrare", tramite operazioni effettuate sul cosiddetto mercato borsistico dei blocchi. Intanto, Ennio Doris, il patron di Mediolanum, resta nel patto di Piazzetta Cuccia ma ha deciso di spostare le sue quote (pure quelle detenute nel capitale delle Generali) fuori da Consortium. Insomma, movimenti intorno a Piazzetta Cuccia. E anche la Borsa, diciamo cosi', "drizza le antenne".
L'immobiliarista Danilo Coppola ha deciso di passare le quote detenute nel capitale di Mediobanca ad una sua società lussemburghese denominata Tikal. In sostanza le ha fatte "emigrare", tramite operazioni effettuate sul cosiddetto mercato borsistico dei blocchi. Intanto, Ennio Doris, il patron di Mediolanum, resta nel patto di Piazzetta Cuccia ma ha deciso di spostare le sue quote (pure quelle detenute nel capitale delle Generali) fuori da Consortium. Insomma, movimenti intorno a Piazzetta Cuccia. E anche la Borsa, diciamo cosi', "drizza le antenne".
07 novembre 2005
L'Abi "molla" la Cartasì
L'Abi e' pronta a cedere la sua quota (pari al 2%) nella Servizi Interbancari, la società della Cartasì. Lo ha confermato il direttore generale dell'associazione bancaria italiana, Giuseppe Zadra. Che cosi' ha precisato: "Abbiamo deciso di vendere comunque, non ha senso tenere una partecipazione che non serve a niente". Va ricordato che da tempo la Cartasì e' oggetto di "rumors": si e' parlato insistentemente di un possibile significativo passaggio di quote azionarie, dalle banche a fondi di private equity. I principali azionisti della Servizi Interbancari sono al momento il San Paolo Imi (11%), la Banca Intesa (10%) e poi Unicredit e Capitalia (9% entrambi). Per alcuni istituti appunto la partecipazione non sarebbe piu' strategica perche' ormai hanno imboccato la strada di farsi e gestirsi proprie carte di credito, rinunciando dunque ad appoggiarsi in toto alla Cartasì. Altri invece, come forse ad esempio il San Paolo, non paiono aver alcuna voglia di uscire. La vicenda sembra comunque più che mai aperta.
L'Abi e' pronta a cedere la sua quota (pari al 2%) nella Servizi Interbancari, la società della Cartasì. Lo ha confermato il direttore generale dell'associazione bancaria italiana, Giuseppe Zadra. Che cosi' ha precisato: "Abbiamo deciso di vendere comunque, non ha senso tenere una partecipazione che non serve a niente". Va ricordato che da tempo la Cartasì e' oggetto di "rumors": si e' parlato insistentemente di un possibile significativo passaggio di quote azionarie, dalle banche a fondi di private equity. I principali azionisti della Servizi Interbancari sono al momento il San Paolo Imi (11%), la Banca Intesa (10%) e poi Unicredit e Capitalia (9% entrambi). Per alcuni istituti appunto la partecipazione non sarebbe piu' strategica perche' ormai hanno imboccato la strada di farsi e gestirsi proprie carte di credito, rinunciando dunque ad appoggiarsi in toto alla Cartasì. Altri invece, come forse ad esempio il San Paolo, non paiono aver alcuna voglia di uscire. La vicenda sembra comunque più che mai aperta.
04 novembre 2005
Banca Intesa si imbarca sull'Alitalia
Dopo aver un poco sostanzialmente "preso tempo" (assolutamente comprensibile), alla fine la Banca Intesa di Corrado Passera ha sciolto le riserve sul dossier Alitalia facendo sapere che partecipera' al consorzio creditizio di garanzia per il nuovo maxi aumento di capitale coprendo una fetta pari a 100 milioni di euro.
Dopo aver un poco sostanzialmente "preso tempo" (assolutamente comprensibile), alla fine la Banca Intesa di Corrado Passera ha sciolto le riserve sul dossier Alitalia facendo sapere che partecipera' al consorzio creditizio di garanzia per il nuovo maxi aumento di capitale coprendo una fetta pari a 100 milioni di euro.
Più soldi in banca
Nel 2004 i depositi bancari sono cresciuti. Lo dice l'annuario statistico dell'Istat appena pubblicato. L'anno si e' chiuso con depositi a quota 644.483 milioni di euro, in aumento del 5,3% rispetto al 2003. Il 70,4% di tutti questi soldi appartiene a famiglie e istituzioni sociali private, il 19,6% a società non finanziarie, il 3,5% ad amministrazioni pubbliche e il 6,6% a societa' finanziarie.
Nel 2004 i depositi bancari sono cresciuti. Lo dice l'annuario statistico dell'Istat appena pubblicato. L'anno si e' chiuso con depositi a quota 644.483 milioni di euro, in aumento del 5,3% rispetto al 2003. Il 70,4% di tutti questi soldi appartiene a famiglie e istituzioni sociali private, il 19,6% a società non finanziarie, il 3,5% ad amministrazioni pubbliche e il 6,6% a societa' finanziarie.
03 novembre 2005
Saggezza vicentina
"Non andiamo a cercare grandi avventure. Noi difendiamo la nostra autonomia e non vogliamo fare i passi piu' lunghi della gamba. Alcune banche hanno avuto problemi perche' hanno fatto il passo troppo lungo in un settore cosi' delicato come quello della finanza": cosi' ha detto il presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, smentendo le ipotesi di un possibile interesse del suo istituto per la Popolare Italiana. Il messaggio di Zonin risulta molto chiaro: lui non vuole fare come Fiorani. Meglio i passi piccoli. Zonin ha pure spiegato di non essere interessato a partecipare al progetto della "super Popolare" ipotizzato da Roberto Mazzotta, presidente della Popolare di Milano. E, a proposito di Intra, ha cosi' dichiarato: "Noi rispettiamo l'autonomia delle altre banche. Se dovesse presentarsi l'opportunita' di acquisto di Intra si vedra'. Non siamo per le azioni di forza, ma per un lento, fruttuoso, corteggiamento". Insomma, tanta saggezza e tanta ponderazione nelle parole del presidente della Vicentina. Zonin mostra di saper aspettare, di saper non forzare i tempi. A tendere, tutto questo potrebbe rivelarsi un approccio vincente. La Vicentina ha le sue carte da giocare nel Risiko delle Popolari, evidentemente vuole giocarsele al meglio...
"Non andiamo a cercare grandi avventure. Noi difendiamo la nostra autonomia e non vogliamo fare i passi piu' lunghi della gamba. Alcune banche hanno avuto problemi perche' hanno fatto il passo troppo lungo in un settore cosi' delicato come quello della finanza": cosi' ha detto il presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin, smentendo le ipotesi di un possibile interesse del suo istituto per la Popolare Italiana. Il messaggio di Zonin risulta molto chiaro: lui non vuole fare come Fiorani. Meglio i passi piccoli. Zonin ha pure spiegato di non essere interessato a partecipare al progetto della "super Popolare" ipotizzato da Roberto Mazzotta, presidente della Popolare di Milano. E, a proposito di Intra, ha cosi' dichiarato: "Noi rispettiamo l'autonomia delle altre banche. Se dovesse presentarsi l'opportunita' di acquisto di Intra si vedra'. Non siamo per le azioni di forza, ma per un lento, fruttuoso, corteggiamento". Insomma, tanta saggezza e tanta ponderazione nelle parole del presidente della Vicentina. Zonin mostra di saper aspettare, di saper non forzare i tempi. A tendere, tutto questo potrebbe rivelarsi un approccio vincente. La Vicentina ha le sue carte da giocare nel Risiko delle Popolari, evidentemente vuole giocarsele al meglio...
La "riscoperta" di Bpi
Dopo i giorni difficili, quelli del "profondo rosso", in Borsa la Popolare Italiana continua a essere protagonista. Diversi fattori contribuiscono evidentemente a generare questa "riscoperta", questa nuova valutazione dell'istituto lodigiano. Innanzitutto, il mercato giudica bene il lavoro di Divo Gronghi, la sua "operazione pulizia" nei conti del gruppo. Poi, continuano ad esserci in circolazione voci su possibili dismissioni. Insomma, ci potrebbe essere una "cura dimagrante" che potrebbe portare nuovi fondi nelle casse di Bpi. Infine, se con Fiorani l'istituto era predatore, adesso potrebbe trasformarsi in preda, diventando "oggetto del desiderio" di qualche grosso gruppo bancario nazionale. Tutti questi elementi dunque fanno ora probabilmente vedere la Popolare Italiana sotto una luce diversa...
Dopo i giorni difficili, quelli del "profondo rosso", in Borsa la Popolare Italiana continua a essere protagonista. Diversi fattori contribuiscono evidentemente a generare questa "riscoperta", questa nuova valutazione dell'istituto lodigiano. Innanzitutto, il mercato giudica bene il lavoro di Divo Gronghi, la sua "operazione pulizia" nei conti del gruppo. Poi, continuano ad esserci in circolazione voci su possibili dismissioni. Insomma, ci potrebbe essere una "cura dimagrante" che potrebbe portare nuovi fondi nelle casse di Bpi. Infine, se con Fiorani l'istituto era predatore, adesso potrebbe trasformarsi in preda, diventando "oggetto del desiderio" di qualche grosso gruppo bancario nazionale. Tutti questi elementi dunque fanno ora probabilmente vedere la Popolare Italiana sotto una luce diversa...
"Alibanche" /2
Ora si parla di un possibile allargamento del consorzio bancario che dovrebbe garantire il nuovo maxi aumento di capitale dell'Alitalia...
Ora si parla di un possibile allargamento del consorzio bancario che dovrebbe garantire il nuovo maxi aumento di capitale dell'Alitalia...
02 novembre 2005
"Alibanche"
Ormai non c'e' piu' tempo: le banche devono decidere se effettivamente garantire o meno il nuovo super aumento di capitale dell'Alitalia. "Pressing" su Banca Intesa e Deutsche Bank...
Ormai non c'e' piu' tempo: le banche devono decidere se effettivamente garantire o meno il nuovo super aumento di capitale dell'Alitalia. "Pressing" su Banca Intesa e Deutsche Bank...
Meliorbanca
In evidenza oggi sul listino di Borsa il titolo della milanese Meliorbanca. Effetto delle ipotesi di stampa su un possibile ingresso della Lehman Brothers nel capitale. Il rumor era gia' circolato in passato, ora dunque torna a farlo. Secondo il Messaggero la banca d'affari americana potrebbe entrare con una quota tra il 12% e il 15%.
In evidenza oggi sul listino di Borsa il titolo della milanese Meliorbanca. Effetto delle ipotesi di stampa su un possibile ingresso della Lehman Brothers nel capitale. Il rumor era gia' circolato in passato, ora dunque torna a farlo. Secondo il Messaggero la banca d'affari americana potrebbe entrare con una quota tra il 12% e il 15%.