31 marzo 2006

INTESA-LAZARD AL CAPOLINEA?


Sarebbe ormai "imminente" l'uscita di Banca Intesa da Lazard Italia. Lo sostiene oggi l'Ansa, che dice che il tutto potrebbe avvenire "a giorni". Le due parti sarebbero impegnate nelle trattative. Banca Intesa ha il 40% di Lazard Italia, ma vuole lasciare la joint-venture prima della scadenza naturale (dicembre 2007). Lo scorso autunno Corrado Passera aveva apertamente affermato "il diritto di interrompere immediatamente la joint". Banca Intesa aveva già pure minacciato il ricorso all'arbitrato.

30 marzo 2006

MPS, NON PREDA MA PREDATORE


Non è il momento per il Monte Paschi di Siena di cedere la propria partecipazione, pari all'1,6%, detenuta in Generali: cosi' ha spiegato oggi, nel corso della presentazione dei conti 2005, il direttore generale del gruppo senese, Emilio Tonini. "L'1,6% detenuto in Generali incorpora un significativo capital gain. E' un investimento finanziario di medio termine, quando riterremo opportuno potremo valutare di cederlo, ma ora non lo riteniamo opportuno. E' un asset molto importante su cui contare": molto chiaro davvero Tonini. Insomma, a Siena non hanno davvero alcuna voglia di abbandonare Trieste. E, piu' in generale, come si colloca Mps nel Risiko bancario, dopo peraltro i tanti rumors circolati proprio anche sul Monte Paschi? "Il Monte deve mantenere la propria indipendenza strategica": questo il messaggio del presidente Fabrizi. Che ha aggiunto: "Piuttosto che essere oggetto di desiderio l'Mps dovrebbe avere desideri". Come dire: non preda, ma eventualmente predatore.

BENE LA PULIZIA IN BPI

Rimbalza oggi forte il titolo della Popolare Italiana in Borsa. Ieri l'istituto di Lodi ha presentato gli ultimi dati di bilancio e ora il mercato sembra effettivamente promuovere a pieni voti l'opera di "pulizia" fatta a livello contabile dal team di Divo Gronchi.

DOSSIER INTRA

Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare Verona e Novara, Credito Valtellinese, Veneto Banca: sono questi i quattro gruppi che rimangono in corsa per tentare l'aggregazione con la Banca Popolare di Intra. Che vuole un progetto di cosiddetta "autonomia condivisa". Insomma, vogliono aggregarsi, ma non essere semplicemente "mangiati".

29 marzo 2006

LA POSIZIONE DI MAZZOTTA


La Popolare di Milano resta potenzialmente interessata ad aggregazioni, ma, anche nel caso ci fossero operazioni straordinarie, queste saranno "in un'ottica amichevole, senza Opa o esborsi che gravino sulle spalle degli azionisti": questo è quanto ha affermato oggi il presidente di Bpm, Roberto Mazzotta, a commento dei dati di bilancio 2005. "Non faremo mai operazioni stravaganti o costose". Insomma, Mazzotta fa capire di avere ancora in testa il progetto della "Superpopolare" ma che in ogni caso anche in nome di questo non punterebbe mai su vie come quella di Opa ostili. Chiarisce peraltro al momento non c'è nessun dossier aperto.

I NUMERI DI RIMINI

Utile netto a quota 14,06 milioni per la Cassa di Risparmio di Rimini, in aumento del 3,04%, e raccolta globale che è arrivata a 4.937 milioni, in crescita del 9,55%: questi i numeri 2005 approvati dal Cda, che proporra' all'assemblea degli azionisti un dividendo di 0,45 euro.

BPM NEWS

La Bpm ha annunciato oggi di aver acquisito una partecipazione in Pitagora Spa, finanziaria specializzata nei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio.

28 marzo 2006

FRANCIA-ITALIA 2-0


Strano destino, davvero. Mentre la Francia alza le barricate contro l'Enel, con la evidente conseguenza che lo spirito del libero mercato europeo viene scavalcato dal neo-protezionismo pro-Suez, arriva l'ok ufficiale della Commissione europea all'Opa del Bnp Paribas sulla Bnl. E l'idea della "reciprocità" che fine ha fatto?

ANCORA SU UNICREDIT

Gli analisti finanziari di Merrill Lynch hanno rivisto al rialzo il prezzo obiettivo per l'Unicredit. Ora è arrivato cosi' al livello dei 7 euro. Confermato il giudizio "buy".

IN TERRA MARCHIGIANA

Luciano Panfili e' il nuovo direttore della Banca di Credito Cooperativo di Fano, che rappresenta la realtà piu' grande nella regione Marche fra gli istituti di credito cooperativo.

27 marzo 2006

AL VERTICE DELLA FABI


Con una percentuale record di voti a suo favore (96,2% dei 92mila iscritti), Cristina Attuati è stata riconfermata segretario generale della Fabi, la federazione autonoma dei bancari italiani.

Profumo, successo forzato

Forse ha proprio davvero ragione L'Imprenditore: Alessandro Profumo, timoniere dell'Unicredit, è ormai "condannato al successo"...

Unicredit, compromesso polacco?

L'Unicredit e il governo polacco starebbero negoziando una soluzione di compromesso per la ormai tormentata vicenda Pekao-Bph, di cui anche in questo blog abbiamo parlato piu' volte. Lo sostiene oggi il Financial Times. Il gruppo di Profumo starebbe pensando di vendere il marchio della controllata Bph oltre ad alcune attivita' dello stesso istituto per avere in cambio l'ok alla fusione intragruppo con la banca Pekao.

Bpi, "rafforzamento patrimoniale"

E' convocato per questa sera (ore 19) il consiglio di amministrazione della Banca Popolare Italiana. Il consiglio, come si puo' leggere in una nota già diramata, è chiamato "ad esaminare una proposta di rafforzamento patrimoniale". In sostanza si parla di un possibile aumento di capitale. La Borsa questa cosa non sembra prenderla troppo bene: il titolo di Bpi in apertura è subito scivolato...

24 marzo 2006

Il Sanpaolo e il Risiko


Ancora a proposito di Risiko creditizio e di possibili ulteriori aggregazioni, l'a.d. del Sanpaolo, Alfonso Iozzo, ha spiegato oggi che dal fronte banche d'affari arrivano nel settore diversi dossier, forse pure troppi. "Le ipotesi che vengono fatte sono addirittura eccedenti rispetto a quelle pensabili": così dice Iozzo. E una possibile aggregazione Sanpaolo-Capitalia? Il manager risponde: "E' una delle tante ipotesi", "tutte hanno fondamento". Spiegando che "sono ovvie le spinte del mercato verso un ulteriore consolidamento sia a livello nazionale che europeo", ma che il Sanpaolo è concentrato "sui progetti annunciati nel nostro piano strategico, che rappresenta la priorità". Insomma, Iozzo lascia in linea puramente teorica aperte le strade, ma non si sbilancia. Saggio.

23 marzo 2006

La determinazione di Doris


La Banca Mediolanum ha intenzione di continuare a crescere da sola. Lo ha spiegato il suo patron, Ennio Doris. Non è escluso un possibile ruolo nel processo di aggregazione del settore bancario ancora in pieno corso, ma per ora "non c'è nulla di concreto": Doris è chiaro e ribadisce la sua volontà di rimanere alla guida del gruppo per farlo continuare a crescere. Chiarito inoltre che anche nei confronti di Capitalia "non c'è niente allo studio". Ennio Doris si dice inoltre favorevole alla riconferma dell'attuale vertice di Mediobanca: "Squadra che vince non si cambia". Fininvest non sta pensando di uscire da Mediolanum. "In ogni caso se e quando dovesse succedere, la famiglia Doris ne approfittera' per arrotondare la sua partecipazione": cosi' ha dichiarato Doris. "Mediolanum restera' nelle mani della famiglia Doris", il messaggio è chiarissimo. D'altronde, Mediolanum è creatura del bravo ed esperto Ennio Doris ed è stata finora davvero nel nostro mercato una gran bella storia di successo.

L'offerta francese

Bnp Paribas a ciascun aderente all'offerta obbligatoria per Bnl offre 2,925 euro ad azione ordinaria (valore comprensivo dell'eventuale dividendo). I francesi sottolineano che si tratta di un valore superiore al prezzo minimo di offerta (2,817 euro). A questo punto, l'Opa Paribas potrebbe definitivamente chiudersi entro il prossimo mese di maggio.

Unicredit numbers

Buoni numeri quelli dell'Unicredit. Forse pero' ci si aspettava pure qualcosa di piu' dal gruppo guidato da Profumo. No?

22 marzo 2006

Risiko bancario, la posizione di Profumo


"Non stiamo parlando con nessuno" e "Siamo attenti a quello che succede sul mercato italiano, europeo e in Germania": cosi' ha risposto oggi l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, a chi gli ha chiesto se il suo gruppo, dopo la recente acquisizione della tedesca Hvb, sta già pensando ad altre possibili aggregazioni.

A Genova il congresso Fabi

Questa settimana - fino al 24 marzo - si sta tenendo a Genova, presso il "Centro Cotone Congressi" il congresso nazionale della Fabi, il sindacato piu' rappresentativo dell'intero settore del credito, con oltre 95mila iscritti su 300mila bancari italiani.

Hvb (Unicredit) torna a fare utili


La banca tedesca Hvb, ormai parte del gruppo Unicredit, chiude l'esercizio 2005 con un utile netto di 642 milioni di euro (contro una perdita di 2,4 miliardi di euro che era stata consolidata invece nel 2004). Gli analisti per la verità sembravano aspettarsi un utile comunque piu' alto, vicino ai 900 milioni di euro. Comunque, il trend è positivo e dopo tre anni Hvb torna a dare dividendo agli azionisti (ci sarà una cedola per 0,25 euro ad azione).

21 marzo 2006

Esiste un dossier Mps?


Questa la domanda: "Esiste un dossier Monte Paschi Siena?". E' stata rivolta oggi al direttore generale del Sanpaolo (di nuovo in questo senso al centro dei rumors). Pietro Modiano questo si è limitato a rispondere: "C'e' una banca bella, importante di cui conosciamo l'esistenza". Punto.

Risiko senese

In controtendenza oggi in Borsa l'andamento delle azioni del Monte Paschi. Il gruppo senese sembra proprio rimanere al centro del Risiko bancario...

Via libera ai francesi


L'Antitrust ha dato il suo definitivo via libera all'operazione di Bnp Paribas sulla Bnl. Non sono state rilevate condizioni che lederebbero la libera concorrenza nel settore bancario italiano. Pertanto i francesi possono tranquillamente procedere.

Capitalia, fiducia ad Arpe

Triplicato l'utile netto consolidato di Capitalia nel 2005. Sale a 1,028 miliardi di euro dai 306 milioni registrati nel 2004. Agli azionisti sara' offerto un dividendo di 20 centesimi per azione (2,5 volte quello distribuito l'anno scorso). Il Cda ha confermato intanto piena fiducia a Matteo Arpe per la strategia adottata. Anche e soprattutto per quanto riguarda i rapporti con Intesa.

20 marzo 2006

Buoni numeri a Sondrio

La Banca Popolare di Sondrio chiude ufficialmente l'esercizio 2005 con un utile netto consolidato di 95,5 milioni di euro, in crescita del 15,32%. Il Cda intende proporre alla prossima assemblea dei soci la distribuzione di un dividendo pari a 0,19 euro (lo stacco della cedola dovrebbe essere il prossimo 18 aprile), contro gli 0,17 euro dell'anno scorso.

Sanpaolo, parla Salza


Recentemente erano girati rumors su un possibile disimpegno degli spagnoli del Santander dal Sanpaolo di Torino. Oggi a margine di un convegno a Milano il presidente del gruppo creditizio piemontese, Enrico Salza, ha detto: "Non risulta". Quindi il Banco Santander resta, con il suo 8,4% del capitale. Riguardo il Risiko bancario nazionale, Salza ha dichiarato: "Noi guardiamo sempre tutti i dossier come gli altri guardano il nostro". Riguardo la questione di Carifirenze, il presidente del Sanpaolo ha spiegato che e' sua volontà trovare una soluzione "con calma, con serenità, senza prepotenza".

Nuovo Cda Capitalia

Oggi c'è il nuovo Cda di Capitalia. E' un Cda di routine, fissato in agenda da mesi, per approvare i conti del 2005. Ma, dopo tutto quello che è successo in questre ultime settimane (un vero torbillon di rumors e relative smentite) è normale che il mercato guardi con grande attenzione in direzione Roma.

Le motivazioni del Bbva

Ecco perchè gli spagnoli del Banco di Bilbao rinunciarono alla scalata sulla Bnl (o almeno questa è la loro versione): "perche' non ci piacquero le pratiche che abbiamo visto su quel mercato", cosi' ha detto il presidente del Bbva, Francisco Gonzalez. Per questa ragione gli spagnoli avrebbero lasciato campo libero ai francesi del Bnp Paribas.

17 marzo 2006

Banca Intesa tra Agricole e elezioni


Ancora sulla questione Intesa-Capitalia, l'Economist sostiene che Banca Intesa "non puo' muoversi senza il via libera dei francesi". Scrive la testata: "Forse la banca francese sta aspettando la scadenza la scadenza del patto di sindacato del 2008 per scalare Intesa; se cosi' fosse non sara' probabilmente interessata ad una fusione che potrebbe diluire la sua partecipazione azionaria". E ancora: "Capitalia e' vicina al centro destra; Intesa e Sanpaolo Imi, la terza banca piu' grande, sono ritenute nell'orbita del centro sinistra. Se il centro sinistra dovesse vincere le elezioni del 9 aprile, potrebbe seguirne la benedizione politica per una scalata. Un'altra possibile ragione per attendere a dopo le elezioni e' che Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa, e' considerato un potenziale candidato per un posto nel governo di centro sinistra".

Nodo polacco. Profumo ottimista

Alessandro Profumo, dopo l'incontro a Varsavia con il primo ministro polacco Marcinkiewcz, è ottimista riguardo la possibilita' di chiudere positivamente la spinosa questione della fusione Pekao-Bph. Ricordiamola: Unicredit aveva già una banca in Polonia e dopo l'acquisizione della tedesca Hvb se ne e' trovata un'altra; volendole farle aggregare ha incontrato la dura opposizione del locale esecutivo (preoccupato per la concorrenza nel settore creditizio). Da qui un braccio di ferro. Ora Profumo dice: "Il colloquio e' stato costruttivo, sono fiducioso di arrivare a una soluzione positiva e di ricevere l'autorizzazione sulla banca Bph dato che la banca centrale Nbp agisce in modo indipendente".

16 marzo 2006

Nomine all'Icbpi

Il Cda dell'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane ha nominato Michele Stacca amministratore delegato. Sarà Andrea Corbella a sostituirlo nel ruolo di direttore generale. L'Icbpi è presieduto da Giovanni De Censi.

Greco procede bene


Per Eurizon, ovvero il nuovo polo assicurativo e di gestione del risparmio del gruppo Sanpaolo Imi il 2006 " e' partito bene": lo ha detto il suo amministratore delegato Mario Greco a margine dell'odierna assemblea di Assogestioni. La quotazione in Borsa e' prevista entro fine anno. "L'anno e' partito bene anche se siamo solo all'inizio. Abbiamo avuto una buona partenza ed abbiamo obiettivi molto ambiziosi, per ora siamo in linea e speriamo di fare meglio": cosi' ha spiegato Greco. Che questo ha pure aggiunto: "Il risparmio in Italia cresce da anni e continuera' a crescere. Il tasso di risparmio e' molto elevato". Grande ottimismo insomma in Eurizon.

15 marzo 2006

Telenovela Capitalia

Ancora a proposito del "caso Capitalia", c'è da registrare che in un nuovo comunicato, sollecitato dalla Consob (fatto questo significativo del momento particolarmente agitato in Borsa), l'istituto romano ribadisce l'inesistenza di ipotesi allo studio, contatti, trattative e quindi di un eventuale calendario in relazione alla fattibilità di una operazione di fusione o integrazione con Banca Intesa. Se si considera che Passera ieri ha parlato dei possibili numeri della possibile fusione e ancora oggi, come anche qui raccontato nel precedente post qui sotto, a chi gli chiedeva come stessero le cose ha risposto con un "stiamo aspettando", questa storia sembra assumere sempre più i contorni di una telenovela. Comunque ora c'è appunto questo nuovo comunicato di smentita a cui attenersi.

Banca Intesa in standby


"Stiamo aspettando": questa la odierna secca dichiarazione dell'amministratore delegato di Banca Intesa, Corrado Passera, a chi nuovamente gli ha chiesto a che punto stanno le eventuali trattative con Capitalia. "Stiamo aspettando": sono due sole parole, ma assolutamente molto significative.

Bene il Banco di Sicilia

Il consiglio di amministrazione del Banco di Sicilia (gruppo Capitalia) ha approvato il bilancio 2005. Si chiude l'esercizio con un utile netto di 242,6 milioni di euro, in rialzo rispetto al 2004 di ben il 9,4%). Le commissioni nette sono a quota 271,5 milioni di euro, in crescita del 23,1%. Un risultato questo a cui hanno dato il loro significativo contributo soprattutto il collocamento di titoli obbligazionari Capitalia e la vendita di servizi assicurativi e fondi comuni. Il totale dei ricavi si è attestato sui 1.061,4 milioni di euro (+8%).

14 marzo 2006

Il coraggio di Matteo Arpe


"Questa mossa la pagherò cara, lo so benissimo": così avrebbe detto, secondo quanto riporta il quotidiano La Stampa, l'amministratore delegato di Capitalia, Matteo Arpe. Intanto, sull'altro fronte, Giovanni Bazoli, presidente di Intesa, ha ribadito che i rapporti con i soci francesi del Credit Agricole (quelli che avevano detto che nulla si sarebbe mosso senza il loro preventivo consenso e che ieri hanno smentito di aver comprato azioni Capitalia) continuerebbero ad essere ottimi.

La posizione di Carifirenze


La Cassa di Risparmio di Firenze ha varato un aumento di capitale. "Carifirenze ha rapporti ottimi con tutti. Con Bnp, con il Sanpaolo, con i risparmiatori", "L'aumento di capitale è cosi' modesto da non essere assolutamente difensivo": questa la posizione espressa da Benedetti, presidente della Cassa di Risparmio di Firenze.

Tornano gli acquisti

Ancora sul caso Capitalia c'è da segnalare che oggi in Borsa il titolo è tornato a salire (Intesa invece resta giù). L'agenzia Reuters riporta questo commento di un non meglio precisato trader: "Ieri molti consigliavano di uscire da Capitalia perchè a livello speculativo era da preferire ad Intesa. Oggi le case d'investimento consigliano di restare nella banca romana perchè anche con la mossa di comprare il 2% di Intesa l'istituto rimane meno blindato rispetto ad altri".

Bazoli non parla di Capitalia

Oggi Giovanni Bazoli, il potente presidente di Banca Intesa, è a Brescia: partecipa al consiglio di amministrazione della Banca Lombarda. A chi gli ha chiesto di parlare del Risiko bancario, del caso Capitalia ovviamente, cosi' ha risposto: "Oggi siamo a Brescia e parliamo solo di Banca Lombarda. Non parliamo di altre banche".

13 marzo 2006

Il nodo polacco di Unicredit


A proposito della contestata fusione fra Pekao e Bph (contestata dal governo polacco), il ministro Tremonti dice: "Unicredit ha tecnicamente e giuridicamente ragione". Anche nei palazzi di Bruxelles questo sembra ormai l'orientamento prevalente. Profumo pertanto dovrebbe potercela fare.

La "zampata" di Arpe

A proposito della mossa di Matteo Arpe in un report gli analisti di Banca Akros scrivono: "E' rivolta principalmente a rafforzare la posizione della banca nella trattativa in vista di una probabile aggregazione". E anche: "Un'offerta ostile puo' facilmente essere considerata amichevole nel caso in cui le condizioni siano favorevoli agli obiettivi del management".

Banca Italease allo sportello


La Banca Italease e le Poste Italiane hanno deciso di rinnovare per tre anni l'accordo di collaborazione commerciale che e' gia' in funzione (le Poste commercializzano servizi di leasing). Previsto pure l'allargamento della gamnma di prodotti offerti. La nuova intesa è stata siglata da Massimo Faenza, amministratore delegato di Banca Italease, e da Francesco Mengozzi, condirettore generale di Poste Italiane e responsabile divisione Bancoposta.

Intesa si "sgonfia"

Come prevedibile, dopo la mossa di Matteo Arpe di venerdi' scorso (Capitalia ha rilevato il 2% di Intesa), oggi, alla riapertura del mercato, si sgonfia il titolo di Intesa. Cala la febbre da Risiko. Lo scenario di una possibile manovra ostile non c'è piu', resta solo quello, possibile, di un accordo che soddisfi entrambe le parti. Pare che Bazoli sia stato effettivamente preso in contropiede dall'operazione messa a segno da Arpe.

10 marzo 2006

Telenovela Capitalia

Al termine di una giornata che in Borsa e' stata davvero agitata per Capitalia e Intesa, tra rumors e relative nuove note di smentita, ecco l'ultima news (a sorpresa): Capitalia ha acquistato il 2,02% di Banca Intesa. Lo ha annunciato in un comunicato lo stesso gruppo romano, al termine del Cda odierno. Nel comunicato si legge tra le altre cose anche questo passaggio: "Tenuto conto dello spirito e delle motivazioni di tale partecipazione il consiglio di amministrazione ha preso atto favorevolmente della determinazione di mantenere la partecipazione in Banca Intesa all'attuale livello, fino al momento in cui non sarà rientrata la pressione speculativa, ovvero tutti i propri azionisti non saranno messi nelle condizioni di valutare in modo compiuto qualsivoglia opzione strategica che fosse effettivamente presentata". E ancora si parla di "una valutazione collegiale in merito alla recente prolungata situazione di incertezza e di speculazione sul proprio titolo, che si e' venuta a determinare in relazione alle informazioni riportate dagli organi di stampa, e alle indiscrezioni presso la comunità finanziaria su presunti piani di integrazione che coinvolgerebbero Capitalia". Cosa significa questa mossa? Forse, Geronzi e Arpe hanno voluto mettere una sorta di paletto...

Smentita doppia


Ennesima smentita in arrivo da Intesa. Il gruppo bolla come "del tutto infondate" le voci "circa imminenti operazioni straordinarie da parte di Banca Intesa nei confronti di Capitalia". In una nota ufficiale Giovanni Bazoli e Corrado Passera confermano quanto in tutte le occasioni "ripetutamente dichiarato". Banca Intesa non ha in corso "alcuna trattativa con alcun altro gruppo bancario". In particolare non ha in corso "alcun progetto di iniziativa unilaterale nei confronti di alcun altro gruppo bancario". E ancora: "nessuna operazione straordinaria e' stata esaminata dalla direzione del patto di sindacato di Banca Intesa che ha una volta di piu' confermato la sua unitarieta' di intenti". Una smentita davvero secca e su tutta la linea. E una smentita arriva anche da Capitalia. In una sua nota circolata subito dopo quella di Intesa l'istituto di Gernozi e Arpe dichiara: "Capitalia non ha in corso trattative, ne' esistono ipotesi allo studio relative ad una possibile integrazione con Banca Intesa o con qualsivoglia altra entita'". Rumors pertanto smentiti da entrambi i fronti.

Alle prese con i "rumors"

Da registrare che secondo l'Ansa (take battuto ieri in serata) ambienti di Capitalia avrebbero espresso "grande fastidio per il continuo alimentarsi di indiscrezioni che rinforzano la speculazione". E avrebbero smentito "qualsiasi operazione allo studio".

Nuove nomine in Bpi

Il Cda della Banca Popolare italiana ha nominato Enrico Perotti vicepresidente vicario e Vittorio Coda vicepresidente del consiglio di amministrazione. Lo ha comunicato il gruppo in una nota emessa al termine della riunione che ha anche approvato il progetto per il polo nato dalla fusione della Cassa di Risparmio diPisa e quella di Livorno nella Cassa di Risparmio di Lucca.

Risiko scatenato

Anche oggi in Borsa i titoli di Capitalia viaggiano in "turbo-rialzo". Il mercato sembra proprio pensare che grosse novità potrebbero non essere lontane. In evidenza anche nuovamente il Monte Paschi. Il Risiko bancario ancora una volta riparte.

09 marzo 2006

Ancora su Capitalia


Arriva la nuova presa di posizione della Fabi, la federazione autonoma dei bancari italiani. "Dichiariamo una forte preoccupazione in merito alla ventilata possibilità di fusione fra Capitalia e Banca Intesa. I due gruppi bancari infatti hanno appena terminato processi di ristrutturazione che hanno già portato ad un dimagrimento di circa 20.000 lavoratori. Mentre in Capitalia, grazie alle battaglie sindacali ed alla sensibilità dei vertici aziendali, sono stati concertati fuoriuscite solo su base volontaria in Banca Intesa è prevalsa la linea dura e costrittiva all'esodo di personale che ha prodotto, oltre a danni sociali, numerose vertenze legali ancora in atto. L'equilibrio tra interesse dei lavoratori e quelli delle aziende non può prescindere da un attento esame sulle ricadute sociali e professionali che ogni processo aziendale produce. Questa filosofia ha prodotto importanti risultati per Capitalia che ha decuplicato il proprio valore negli ultimi anni dando ragione alla scommessa fatta dal sindacato con la nuova dirigenza del gruppo bancario. Sarebbe oggi inaccettabile poi vedere interrotto il processo di vero cambiamento epocale che Capitalia, precursore nel settore, sta portando avanti, con particolare attenzione anche ai servizi sociali, offerti ai propri clienti. Capitalia ha inoltre dimostrato grande attenzione, in questi anni, alle problematiche del Sud del paese e il coinvolgimento della regione Sicilia nel gruppo bancario stesso, ne è la prova. Un ulteriore spostamento delle leve economiche, già troppo accentrato al Nord, rappresenterebbe un motivo di preoccupazione per il Centrosud e per quelle regioni meno fortunate del nostro Paese": questo ha dichiarato Morelli, coordinatore nazionale Fabi Capitalia.

Servizi per il mondo bancario

Il gruppo irlandese Moneymate, celebre nel settore finanziario per i suoi servizi di analisi dei fondi comuni di investimento, è ora presente direttamente nel nostro Paese grazie alla recente apertura di Moneymate Italia. Finora i suoi prodotti erano stati affidati in licenza al Sole24Ore. E comunque il rapporto con il Sole resta. Infatti è stato da poco siglato proprio da Moneymate Italia un nuovo accordo che rinnova per un triennio la collaborazione con il gruppo editoriale. A questo proposito, Paolo Galli, country manager della neonata filiale italiana di Moneymate ha dichiarato: "Siamo molto soddisfatti del nuovo accordo. Abbiamo affiancato ai tradizionali prodotti per le reti commerciali e per i dipartimenti marketing una offerta articolata di soluzioni e servizi per rispondere alla domanda di progetti anche molto complessi nell'ambito degli strumenti di supporto decisionale alle reti commerciali, del reporting e del data management. E' evidente che un'offerta così estesa e complessa richiede una diretta presenza sul mercato".

Telenovela Capitalia

In Borsa torna gran protagonista il titolo del gruppo Capitalia. A "spingere" ci sono sempre i rumors legati al Risiko bancario ma anche i buoni giudizi dal fronte degli analisti. Oggi la Ing ha confermato il suo "buy" alzando pero' il target price a 7,2 euro. Un paio di giorni fa era stata la Hsbc ha rivedere al rialzo il prezzo obiettivo, a 6,9 euro, confermando il giudizio "overweight". E anche Morgan Stanley ha recentemente dato un target a 7 euro. E' chiaro che rumors speculativi e buoni giudizi insieme rappresentano una miscela ideale per riaccendere la telenovela capitolina.

08 marzo 2006

Nuova linea Bankitalia


"Ulteriori aggregazioni possono contribuire al rafforzamento della struttura del sistema e a sostenere la concorrenza estera": così ha dichiarato il direttore centrale per la ricerca economica della Banca d'Italia, Giancarlo Morcaldo. L'ennesima conferma che nel post-Fazio e nella conseguente nuova era Draghi l'orientamento di via Nazionale e' davvero molto cambiato.

I nodi per Intesa

Capitalia "puo' essere oltremodo costosa". "Probabile che resistera' a qualunque approccio amichevole, a meno che il prezzo rifletta i vigorosi multipli pagati da Bnp Paribas per Bnl": queste alcune considerazioni firmate Financial Times. Questi in sostanza i potenziali problemi per Banca Intesa nell'eventuale calata verso Roma. C'è poi la questione del rapporto con il Credit Agricole, socio forte di Intesa. Sempre secondo l'Ft "con il 18% di Banca Intesa, la banca francese si sta gia' comportando come se ne fosse la padrona". L'eventuale mossa su Capitalia avrebbe tra gli altri effetti pure quello di "diluire la quota francese". Però il vero punto è che "Capitalia puo' essere oltremodo costosa". E i nodi da risolvere comunque non finirebbero qui. Ci sarebbe anche quello della guida operativa: Passera o Arpe, chi prevarrebbe? Il Financial Times dice che il mercato potrebbe preferire che a "condurre le danze" fosse il team di Matteo Arpe".

Il Sanpaolo sostiene Enel

"Se l'operazione si materializza sarà una bella operazione. E noi ci siamo": cosi' ha risposto oggi Pietro Modiano, il direttore generale del Sanpaolo di Torino, a chi gli chiedeva se il suo gruppo sosterrà l'eventuale Opa dell'Enel sulla Suez. Dunque senza mezze parole l'istituto piemontese conferma di essere pronto a scendere in campo a fianco dell'Enel nella possibile contromossa in Francia.

07 marzo 2006

Monte Paschi, polemica su Fassino

Dopo l'intervista di ieri all'agenzia Reuters nella quale Piero Fassino a proposito del Monte Paschi di Siena ha parlato di contatti in corso sia con Banca Intesa che con il San Paolo di Torino, si registra la durissima reazione delle rappresentanze sindacali dell'Mps. I coordinamenti di Fisac-Cgil, Fiba-Cisl e Uilca-Uil parlano di "ingerenze improprie" e "tifoserie preordinate". In un comunicato ricordano che "solo pochi giorni fa il presidente Pier Luigi Fabrizi dichiarava che nessun dossier è a conoscenza del cda" e chiamano in causa il presidente della Fondazione Mps, Giuseppe Mussari, dicendo che le dichiarazioni di Fassino fanno "evaporare la stizzita smentita" dell'azionista di maggioranza del Monte (ovvero proprio la fondazione). "Sembra strano che Fassino sappia di contatti in essere e Mussari no": così dicono i sindacati. E anche questo dicono: "E' opportuno che di queste questioni la politica lasci il passo agli organi competenti". Insomma, la polemica monta.

Credit Agricole, no problem

Se e' ormai accertato che Capitalia rappresenta una delle due o tre possibili teoriche possibilita' di crescita per Banca Intesa, Bazoli ha negato che vi siano tensioni o incomprensioni con i soci del Credit Agricole. Si era parlato recentemente di veti francesi alle ambizioni espansionistiche di Intesa. Bazoli dice: "Non c'e' stato alcun veto da parte di nessun azionista". E parla di "interpretazioni sbagliate su dichiarazioni rilasciate dal Credit Agricole" e ancora di "perfetta coesione". Se allora Bazoli non ha un problema alle spalle, con i francesi appunto, potra' ora effettivamente ben concentrarsi a studiare la grande mossa che tutti ormai sembrano aspettarsi dal suo gruppo.

06 marzo 2006

Conferma firmata Intesa

Anche Banca Intesa chiude molto bene l'esercizio 2005. Il gruppo di Bazoli e Passera conferma il suo ottimo stato di salute. L'utile netto consolidato arriva oltre i 3 miliardi di euro grazie ad una crescita superiore al 64% rispetto al 2004 (realizzata anche grazie ad alcune cessioni, come quella del 65% di Nextra). Il Cda che ha approvato i conti proporrà all'assemblea dei soci (19-20 aprile) un dividendo di 0,22 euro per le azioni ordinarie e di 0,231 euro per le risparmio.

Banca Generali si quoterà


Molto attesi davvero, sono arrivati in questo inizio di settimana i risultati 2005 di Generali: super numeri che in Borsa hanno subito fatto scattare gli acquisti sui titoli del gruppo assicurativo triestino. E sono stati annunciati anche i punti chiave della prossima strategia triennale. Tra questi c'è il progetto di quotazione di Banca Generali: entro il 2008 questo istituto è pertanto destinato al collocamento.

03 marzo 2006

Nuova sede per il Sanpaolo


Il Sanpaolo Imi ha deciso: avviata la costruzione della nuova sede. Sorgerà, ovviamente sempre a Torino, su un'area vicina al centro storico, Spina2-Porta Susa, compresa tra corso Vittorio Emanuele, corso Inghilterra e via Cavalli. Un'area considerata strategica nell'ambito del piano di sviluppo urbanistico, in grande sviluppo. Il Sanpaolo realizzera' una sede completamente nuova, che promette di essere particolarmente di prestigio. In questa nuova struttura, che si svilupperà in altezza per circa 150 metri, si sistemeranno le direzioni del gruppo e il cosiddetto centro corporate. Si parla in tutto di uffici capaci di accogliere 2mila dipendenti, più ampi spazi operativi per servizi alla clientela. La nuova sede si affianchera' alle sedi storiche di piazza San Carlo e via Monte di Pieta'.

02 marzo 2006

Più promotori per la Lombarda

La Banca Lombarda rilevera' la rete dei 185 promotori finanziari della Banca dell'Etruria e del Lazio. Si tratta di professionisti che operano prevalentemente nell'Italia centrale (Lazio, Toscana e Umbria). Tecnicamente, l'operazione verra' fatta tramite trasferimento di ramo d'azienda a Banca Lombarda Private Investment, che già opera sul mercato con una squadra di circa 550 promotori finanziari.

Sindacati dei bancari

Martedì scorso, il 28 febbraio, presso la fondazione Giulio Pastore di Roma, c'è stato un incontro tra le segreterie nazionali di Cisl, Fiba-Cisl, Fabi e Sinfub, in occasione di un convegno. Questo incontro si inserisce in un percorso di approfondimento che è destinato in futuro ad affrontare anche i temi legati alla responsabilità sociale di impresa. Sono emersi numerosi punti comuni nelle vicende delle quattro diverse organizzazioni sindacali bancarie.

01 marzo 2006

Piazzetta Cuccia


Il finanziere francese Vincent Bollore' assicura di non voler aumentare la propria partecipazione in Mediobanca. Bollore' ha una sua quota di quasi il 5% e poi sempre a lui fa riferimento il circa 4,8% in mano a Groupama Holding. Buttando acqua sul fuoco (dei tanti rumors circolati negli ultimi tempi) in terra svizzera il finanziere ha detto oggi: "Non abbiamo intenzione di aumentare la nostra quota in Mediobanca". La domanda a questo punto diventa: si puo' davvero credere che le acque siano totalmente tranquille intorno a piazzetta Cuccia?
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