STOP ESTIVO

Il Banchiere è in pausa estiva. Gli aggiornamenti del blog riprenderanno verso la fine del mese di agosto. Buone vacanze a tutti!

IL MONTE CHE FA GOLA

Il senese Monte dei Paschi torna al centro della scena finanziaria. O meglio forse bisognerebbe dire del chiacchiericcio finanziario. Anche e soprattutto in relazione ad alcuni pezzi visti oggi sulla stampa si guarda in direzione Torino. Il Sanpaolo ci sta facendo un pensierino sulla banca "rossa"? Questo qualcuno ipotizza. Certezze o conferme non ve ne sono. Abbondano solo i rumors. Che, quando si parla di banche, sembrano proprio non mancare mai!

ASPETTANDO IL SANPAOLO

"Non vedo un motivo per parlare di interesse del Sanpaolo Imi su Capitalia": così ha detto oggi il direttore generale del gruppo bancario piemontese, Pietro Modiano. Quindi chiarito che il Sanpaolo non punta a Capitalia, che a sua volta resta così, seppure tra tante continue smentite, l'oggetto del desiderio di Bazoli e Passera. Il Sanpaolo è comunque pienamente inserito nello scenario del Risiko. Modiano ha nuovamente confermato che il "mandato esplorativo" affidato a quelli di Citigroup va avanti. "Non abbiamo fretta", dice il direttore generale. Sì, il gruppo di Salza non ha fretta, ma resta "osservato speciale". Forse non arriverà a breve, ma una sua mossa il Sanpaolo è destinata a farla. E tutti ormai lo hanno capito.

IL DOSSIER BPI

In Borsa sembra proprio che molti stiano nuovamente scommettendo sul possibile matrimonio Bpm-Bpi. I movimenti odierni si spiegano solo così. Il Sole ipotizza che le diplomazie delle due banche starebbero già studiando l'intesa. Rimanendo sul tema banche e Borsa c'è da dire che, a proposito di Unicredit, gli analisti di Citigroup hanno deciso di alzare il loro target price fino a 7,2 euro. Finora avevano dato un 6,7 euro.

BPM TAGLIA I COSTI SOFTWARE

La Banca Popolare Milano ha rinnovato il contratto con l'Ibm. Si tratta del contratto di fornitura più "pesante" per l'istituto nell'area dell'information technology. La cosa ha una sua rilevanza perchè rientra in una più complessiva strategia della Bpm di rinegoziazione e razionalizzazione dei contratti di servizio con un target chiaro e condivisibile: la riduzione dei costi. Alla Popolare vogliono arrivare così a tagliare le spese per l'informatica di ben il 20%. Esempio di buona gestione.

MA "CAPINTESA" HA SENSO?

Nonostante le nuove smentite, l'ipotesi della possibile aggregazione Capitalia-Intesa continua a far discutere. Ma, dal punto di vista "industriale" [pensiamo evidentemente ad una valutazione in termini di attivabili sinergie] avrebbe eventualmente senso questo matrimonio [che, ripetiamo, è comunque ancora ufficialmente smentito]? Secondo quelli di Jp Morgan sì, avrebbe senso. Sia sotto il profilo strategico sia sotto quello finanziario. Così pensano loro. In una nota pubblicata per la propria clientela [come raccontato dall'agenzia Radiocor] Jp Morgan ipotizza anche un prezzo d'acquisto, con un "extra" intorno al 15% rispetto ai valori di mercato. E parla di sinergie quantificabili addirittura attorno al miliardo di euro.

DRAGHI, L'UOMO DEL RISIKO

Quando ci fu il cambio in Bankitalia qui subito fu detto: se Fazio è stato il governatore del catenaccio nazionalista, Draghi sarà invece quello pro-Risiko (per la felicità tra gli altri di diversi big europei). E in effetti Draghi non perde occasione per confermare questa teoria, che non era solo nostra ma di molti osservatori. Anche l'odierno discorso è stato tutto all'insegna delle necessarie aggregazioni. E non a caso le parole del governatore hanno subito riacceso le quotazioni dell'eterna preda Capitalia!

LO STALLO POPOLARE

Ha scritto giusto ieri "Rumors e Risparmio": "Storia vecchia, già più e più volte dibattuta su queste pagine (e su quelle de "il Banchiere"), quella che vede le banche popolari future protagoniste di movimenti rilevanti. Oggi il botto lo fa la Popolare di Verona e Novara in scia alle parole del d.g. dello stesso istituto che, rispondendo alla domanda di un analista in merito ad una possibile integrazione con Cattolica Assicurazioni, ha confermato l'esistenza di un 'piano industriale che stanno valutando gli advisor'". Vero. Come dice Rumors e Risparmio la storia è stata "già più e più volte dibattuta" e la nostra sensazione è che così si andrà avanti per molto tempo. Il Risiko delle Popolari ha tutte le apparenti caratteristiche per trascinarsi fino a diventare uno di quegli infiniti tormentoni che fanno parlare sui mercati. Regole rigide che alla fine solo Bruxelles può smuovere e fortissime ragioni campanilistiche: gli ingredienti perchè sullo scacchiere delle Popolari resti lo stallo sembrano esserci davvero tutti.

LIBERALIZZAZIONI

"La direzione e' quella giusta": cosi' oggi Corrado Passera, numero uno della Banca Intesa, ha risposto a chi gli ha chiesto un parere sul pacchetto Bersani, quello che come ormai noto muove sul sentiero delle liberalizzazioni. "Direzione giusta" quindi per Passera. Sincero proprio fino in fondo?

RUMORS & SMENTITE

Banca Intesa pronta a inglobare Banca Lombarda? L'ipotesi è rilanciata da indiscrezioni di stampa. Ma pare essere una "bufala". Prontamente infatti è già arrivata una secca smentita dal gruppo creditizio guidato da Corrado Passera. "L'ipotesi di fusione tra Banca Intesa e Banca Lombarda è priva di fondamento": così sta scritto in un comunicato diramato questa mattina da Banca Intesa. Smentita secca per l'appunto. Rumor affondato.

SPAGNOLI IN PRESSING

Visto? Alla fine il Santander ha deciso di dare una sorta di ultimatum. Vogliono essere più coinvolti nel San Paolo Imi, di cui sono soci, oppure minacciano di vendere tutto e ritornarsene in patria. Ora hanno quasi il 10%. Stiamo arrivando alla resa dei conti. Tutto si deciderà alla scadenza del patto di sindacato.

RIASSETTO SAN PAOLO

Annunciata ormai l'Opa intragruppo di Eurizon [a quasi 5 euro ad azione] su Banca Fideuram, oggi in Borsa proprio il titolo Fideuram va in rialzo, forte, con l'evidente target tecnico di adeguarsi al valore dell'offerta.

SFORBICIATA UNICREDIT

E' arrivato il nuovo piano triennale Unicredit. Si prevede una crescita media annua
degli utili per azione del 27% e dei ricavi dell'8%. La capitalizzazione media di mercato è sui 66 miliardi di euro. Ma c'è ancora in programma una riduzione dei costi, in particolare sul versante dei dipendenti: Unicredit prevede infatti tagli al personale nei prossimi tre anni nell'ordine del 5%. Questo c'è in programma.

LA PREDA LODIGIANA

Torna sotto i riflettori la Banca Popolare Italiana, ex Popolare Lodi. In Borsa c'e' grande fermento in questo senso [scambi intesi, titolo in rialzo]. Riparte il Risiko anche in questo caso. Il gruppo lodigiano si conferma ambita preda, con il suo migliaio di sportelli. Nel weekend Il Messaggero ha ipotizzato un interesse da parte di almeno tre banche estere [Societe Generale, Deutsche Bank e Fortis]. Mentre oggi Il Giornale tira in ballo anche la Popolare di Verona e Novara. Aria di bagarre, speculazione inevitabile.

COME PREVEDIBILE

A margine dell'odierna assemblea Consob, l'a.d. del San Paolo Imi, Iozzo, a proposito della questione Fideuram ha detto: "Lo decidiamo domani ma e' facile immaginare che si va nella direzione di un'Opa e di un delisting". Come prevedibile quindi la direzione e' quella del delisting. Iozzo ha peraltro anche aggiunto che Fideuram non sarà incorporata nel polo Eurizon.

LIBERALIZZAZIONI

Il pacchetto Bersani, quello delle liberalizzazioni, ha toccato solo in piccola parte il settore bancario. Evidentemente il governo e' andato piu' pesante con taxisti e farmacisti, mentre sul versante del credito e' rimasto su una posizione piu' timida. Se le cose bisogna farle, allora occorre andare fino in fondo. Sicuramente non e' avventura da niente andare a toccare l'interesse dei banchieri ma se si vuole davvero alzare la bandiera della liberalizzazione, va fatto. L'industria bancaria italiana ha ancora troppi blocchi, che vanno rimossi. Nel senso della libera concorrenza si sono fatti passi in avanti, ma non basta. Un governo che vuole veramente fregiarsi del titolo di liberalizzatore non puo' fermarsi ai taxisti. Sarebbe davvero troppo facile... e troppo furbo!