OCCHI SU INTRA

Continua a tenere banco la vicenda della Banca Popolare di Intra. La settimana scorsa c'è stato l'addio anche dell'ex Bpm Paolillo (che ha lasciato la poltrona di vicepresidente). Ieri però dalla banca hanno ribadito che alla volontà di accasarsi con un gruppo creditizio di dimensioni più ampie non ci si rinuncia. A "esternare" è stato il neo-presidente Luigi Terzoli. Insomma la ricerca del famoso partner va avanti. Ecco che il mercato torna quindi a guardare in direzione di Intra. In questo quadro oggi è già però intervenuto il presidente della Banca Popolare Vicentina. Al momento non è stata presentata una offerta vincolante per l'aggregazione con la Popolare di Intra: così ha detto Gianni Zonin mentre entrava all'assemblea di Bankitalia. Ma ci sarà una offerta? "Vedremo" ha risposto Zonin. Dunque ora acqua sul fuoco, ma per il futuro possibilità aperte. Ricordiamo che proprio la Popolare di Vicenza è nella "short list" delle banche in corsa per la possibile aggregazione con Intra, insieme alla Popolare di Verona e Novara, a Veneto Banca e pure al Credito Valtellinese . Sono rimasti in quattro. E c'è da dire che in questi giorni il presidente del Valtellinese, De Censi, ha detto che il suo istituto farà presto la sua offerta.

VERONA VA AVANTI

Banca Popolare di Verona e Novara, da Websim: "Procede il progetto di aggregazione con Cattolica Assicurazioni". Quindi non ci sarebbe quel possibile stop di cui recenti rumors di mercato avevano parlato. Vedremo. Il caso è da monitorare con grande attenzione.

BANCHE E MOTORI

La novità è proposta dalla Cassa di Risparmio di Firenze, tramite il suo sito Liberamente.net. Stiamo parlando della nuova carta di credito co-branded CartaSì-Quattroruote. Pensata ovviamente per chi viaggia molto ed è appassionato di automobili. Ci sono vari benefit, tra i quali sconti su rifornimenti di benzina presso i distributori Esso o agevolazioni per polizze assicurative. Bella iniziativa di marketing.

LA RIVINCITA DI GERONZI

Dopo essere stato reintegrato nel suo ruolo di presidente di Capitalia, ora Cesare Geronzi si prepara a fare il suo ritorno anche nel Cda di Mediobanca. Potendo contare sulla fiducia dei soci forti del patto di sindacato di piazzetta Cuccia. Sembrava ormai all'angolo e invece ancora una volta Geronzi dimostra di essere come si dice un osso molto duro...

SISMICA INTRA

La situazione attorno alla Banca Popolare di Intra resta complessa. L'uscita di Ernesto Paolillo (ex Bpm) dopo quella di Cesare Ponti ne è l'evidente riprova. Pure il consigliere Francesco Amendola è fuori. Dopo l'ultimo Cda a Verbania ora ci sono Luigi Terzoli, come presidente, e Marco Fotis, come vice. Resta ancora non assegnato il ruolo di direttore generale. Comunque, se da una parte ci sono ancora evidenti "fibrillazioni", dall'altra c'è l'intenzione di voler assolutamente andare avanti con il progetto di una aggregazione con un gruppo creditizio più grande, che possibilmente non voglia semplicemente "inglobare" Intra ma piuttosto accetti una sorta di modello federativo. Ci riusciranno?

CAPITALIA RIPARTE...

Giusto ieri avevamo parlato del possibile "effetto yo-yo" per i titoli bancari e pure della decisione di Matteo Arpe di reinvestire in azioni del suo gruppo i proventi derivanti dall'esercizio di stock options (da aggiungere che la stessa cosa la ha fatta anche il condirettore generale Fabio Gallia). Oggi da registrare il rialzo borsistico di Capitalia. In tarda mattinata in Borsa è il miglior titolo del paniere dell'S&P/Mib. Un segno che il Risiko si è già rimesso in moto? Intanto, c'è Gaetano Caltagirone che ha negato di avere una quota vicina al 2% nella società.

SEGNALE FIRMATO ARPE

Matteo Arpe ci crede davvero in Capitalia. Con l'esercizio delle stock options che gli erano state assegnate l'amministratore delegato del gruppo bancario romano ha acquistato sul mercato altre 100mila azioni dell'istituto, al prezzo unitario di 6,10 euro. L'ex enfant-prodige di Mediobanca (che qualche bel grattacapo è riuscito a dare negli ultimi mesi al duo Bazoli-Passera...) in questo modo risulta aver integralmente reinvestito la sua relativa plusvalenza in titoli Capitalia.

EFFETTO YO-YO?

Parliamo un po' di banche e Borsa. La pesante correzione che sta andando in scena in questi giorni sui mercati azionari coinvolge necessariamente anche i titoli del settore creditizio. "Sell in may and go away": così dicono in Borsa. Questo per dire che è molto probabile che la fase correttiva possa finire in tempi relativamente brevi, magari in vista dell'estate. A quel punto i titoli bancari "ridimensionati" potrebbero ritornare "appealing", magari con la ripresa del solito "circo" dei rumors da Risiko. In sostanza potrebbe esserci un grosso "effetto yo-yo"...

PROFUMO NON SI ACCONTENTA?

"In Germania vogliamo crescere in maniera organica e anche valutare molto seriamente nuove opportunita' di crescita esterna attraverso Hvb": così ha detto Alessandro Profumo. L'amministratore delegato di Unicredit fa insomma capire che in terra germanica potrebbero esserci altri colpi dopo quello, davvero molto grosso, di Hvb. E c'è qualcuno che è pure andato oltre, buttando li' pure un nome. "Stiamo valutando molto seriamente Berliner Bank": cosi' ha detto il numero uno del consiglio di amministrazione Wolfgang Sprissler.

SPORTELLO MULTIETNICO

A Torino e a Roma Sella World Service ha aperto i suoi due primi sportelli multietnici. Il progetto firmato Banca Sella punta a fornire servizi bancari agli immigrati, con assistenza di tipo multilingua. Cristina Colnaghi, responsabile Sws per il gruppo Sella, ha spiegato: "Lo sportello multietnico nasce dalla volonta' di offrire assistenza finanziaria a 360 gradi e in lingua alla clientela straniera che vive, lavora o studia in Italia. Il segmento di clientela degli stranieri residenti, infatti, cresce sempre piu' rapidamente, di pari passo non soltanto con l'aumento dei flussi ma anche con l'aumento dei ricongiungimenti familiari". Sws offre conti correnti, carte di credito, mutui, fideiussioni, finanziamenti e soluzioni di investimento. Insomma, offerta completa. Con materiale informativo in otto lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, russo, cinese e arabo.

UNICREDIT FA TENDENZA...

"So che altri stanno ragionando in modo fattivo su aggregazioni cross border perche' nessun mercato europeo puo' assicurare le dimensioni e le economie di scala delle grandi banche americane": così ha detto Alessandro Profumo. Quindi il "modello Unicredit", quello della ambiziosa aggregazione con la tedesca Hvb già portata a termine, potrebbe "fare scuola" in Europa. Altri gruppi del vecchio continente potrebbero mettere in cantiere pesanti fusioni cross border. E peraltro mica le fa solo il golden boy Profumo queste cose: basta vedere la "voracità" delle banche francesi e spagnole! E in tutto questo scenario cosa farà la Banca Intesa di Bazoli e Passera? Il rimanere fermi potrebbe già nel medio periodo non rivelarsi una opzione troppo felice...

SE BAZOLI VA IN TV...

Il gruppo Banca Intesa tramite la sua Caboto ha fatto la scorsa settimana (venerdì per la precisione) un po' di shopping ed ora e' al 2,2% del capitale di Mediaset. Semplice "trading" oppure prove tecniche di "inciucio"? D'altronde la Banca Intesa di Bazoli è forse la banca più "ulivista" che c'è, normale che ci si interroghi su come debba essere letta questa mossa.

ALLA RICERCA DEL PRESIDENTE ABI...

C'è da nominare il nuovo presidente dell'Abi e, stando almeno ad indiscrezioni del Giornale, potrebbe essere Giovanni Bazoli, numero uno di Banca Intesa, a muoversi per sondare l'orientamento dei grossi gruppi creditizi nazionali. I cinque saggi che già hanno avuto mandato proprio a Bazoli si sarebbero rivolti. Il tutto in vista dell'assemblea di luglio, quando appunto bisognerà tirar fuori un nome da candidare ufficialmente. Si inizierebbe ad entrare nel vivo dalla prossima settimana.

FINANZA ROSSA

Il tema dei rapporti tra Monte Paschi e Unipol, al momento regolati dal patto di consultazione in Finsoe, saranno affrontati dal nuovo piano industriale dell'Mps che sarà presentato ai mercati il prossimo luglio: lo ha confermato il direttore generale del Monte, Tonini, nel corso di una conference call a proposito degli ultimi risultati trimestrali (che hanno registrato utili netti in crescita del 70%). "Il patto con Holmo che regola Finsoe e' stato rinnovato per sei mesi, il nuovo piano parlera' di queste partecipazioni che il precedente piano definiva strategiche. Le decisioni verranno affrontate in quella sede": così ha detto Tonini. Da ricordare che l'Mps ha il 27,6% di Finsoe, finanziaria che ha il controllo di Unipol e che a sua volta è controllata dalla holding delle cooperative Holmo con più del 60%. Il tema a questo punto è: le due realtà "cugine" della cosiddetta finanza rossa, Unipol e Monte Paschi appunto, che negli ultimi anni sono risultate un po' "distanti" ora nell'era post-Consorte si avvicineranno di piu' o rimarranno alla stessa distanza?

BANCHE IN SALUTE, PREDE NATURALI

A proposito di conti del trimestre ecco alcuni spunti firmati Websim: "San Paolo, Modiano ha acceso il turbo e si vede. I conti del primo trimestre superano le attese di tutti i broker. Ottimo il contenimento dei costi. Risorse per acquisizioni"; "Popolare Italiana, risultati in linea nel primo trimestre"; "Popolare Milano, buone notizie dai risultati del trimestre". Insomma, pure questa stagione di trimestrali sembra proprio confermare, ancora una volta, che il settore bancario nazionale tiene. Se l'industria nel nostro Paese per una serie di problemi (ultimo dei quali la concorrenza spesso sleale made in China) è in larga parte in affanno, il comparto del credito invece tutto sommato procede bene (i numeri lo dicono). Ecco perchè gli stranieri da tempo hanno "puntato" grosse banche italiane (accendendo la miccia speculativa del cosiddetto Risiko bancario) e non grosse imprese!

BPU CRESCE ANCORA

La Bpu è davvero una realtà solida e ben gestita. E anche gli ultimi dati societari non fanno che confermarlo. Nel primo trimestre di quest'anno il gruppo ha registrato utili netti per 229,8 milioni di euro: +17,7% rispetto allo stesso periodo del 2005. Il margine di interesse è salito del 3,5%, le commissioni nette del 14,3%, gli impieghi del 6,9% e la raccolta totale è arrivata fino a quota 104,7 miliardi di euro. Insomma tutti gli indicatori sono in progressione positiva. A confermare l'ottimo stato di salute del gruppo Banche popolari unite.

IL RISIKO DELLE POPOLARI

Torniamo sul tema del Risiko delle Popolari che in questo periodo stiamo cercando di seguire con attenzione visto che pare tornato di grande attualità. Allora, quello che si è capito nelle ultimissime settimane è che la Bpm dell'ambizioso Mazzotta vorrebbe accelerare sul discorso della "Superpopolare", mentre altre realtà del Nord, come la Bpu dell'abile Zanetti, sullo stesso tema frenano. Molti a questo punto vedono nella Popolare Italiana il "target" naturale per Bpm. Teoricamente, è giusto. Ma, analizzando un po' le varie cose, quello che vogliamo dire e' che se qualcuno immagina una eventuale manovra della Popolare di Milano in direzione Lodi come una sorta di passeggiata allora potrebbe aver già preso un abbaglio. La Bpi di Gronchi non e' assolutamente una realtà "passiva", ferma ad aspettare che un altro istituto si faccia avanti. Chi immagina un quadro del genere si sbaglia e pure di grosso. A Lodi c'è stato fin da subito nel post-Fiorani una vera voglia di riscatto. E c'è soprattutto un vero lavoro in corso. Se poi aggiungiamo che da sempre per ogni Popolare il tema del legame con il proprio territorio è forte, allora diventa palese che muovere su Lodi non è una scampagnata...

RISPARMIO GESTITO

Nuovo asse tra Carifirenze e Banca Ifigest: creeranno una Sgr che avrà come obiettivo primo quello di fare prodotti innovativi per il risparmio gestito. Prodotti sia per gli istituzionali che per i privati.

FUSIONE NO, FEDERAZIONE SI

Le fusioni non sono l'unica strada. L'intervista di oggi di Zanetti (Bpu) sul Corriere pare proprio una presa di distanza dall'idea della Superpopolare che piace invece in casa Bpm. Zanetti dice: "Il modello che a mio avviso risponde meglio alle esigenze del nostro settore e' quello federale. Noi lo abbiamo applicato e siamo contenti di averlo fatto. I risultati ci danno ragione". Chiaro, anzi chiarissimo. Meglio federarsi che fondersi...

IL COSTO DEL DENARO

Ieri è toccato ancora una volta alla Fed dare una aggiustatina, al rialzo, ai tassi di interesse. A giugno dovrebbe toccare alla nostrana Banca centrale europea...

I CONTI DI CAPITALIA

Capitalia in rialzo in Borsa: c'è il gradimento del mercato per i conti del primo trimestre che sono stati presentati dal gruppo di Geronzi e Arpe. Nel trimestre la banca ha registrato una crescita dell'utile netto del 31%, arrivando cosi' a 270 milioni di euro. I ricavi sono saliti del 6,4%, raggiungendo quota 1,344 miliardi. Risultati secondo il gruppo "in linea o superiori ai target del piano industriale".

FRENATA VALTELLINESE

Torniamo sul tema della "Superpopolare", ambizioso progetto di Mazzotta (Bpm). Per dire che da Sondrio arriva un messaggio non proprio incoraggiante per il numero uno della Popolare di Milano. Nel mondo delle banche popolari l'idea di una superpopolare non è l'unico modo per difendere l'efficienza: cosi' dice Giovanni De Censi, presidente del Credito Valtellinese e dell'Istituto Centrale delle Banche Popolari, in una intervista al Sole. "Le fusioni sono importanti ma nel caso delle Popolari rischiano di far perdere il radicamento sul territorio": messaggio chiaro in direzione Milano.

HOT MPS | IL SEGUITO...

Dopo il rumor ecco la relativa smentita. Il Sanpaolo Imi fa sapere che non è vero che ci sarebbe già stato uno scambio di documenti con il Monte Paschi di Siena finalizzato a valutare una eventuale aggregazione. L'indiscrezione a cui si fa riferimento è ovviamente quella comparsa stamattina sulle pagine del giornale Finanza e Mercati.

HOT MPS

In grande evidenza a Piazza Affari oggi c'è il titolo del Monte Paschi. La speculazione e' scatenata sull'ipotesi di una possibile prossima aggregazione con il Sanpaolo Imi, anche e soprattutto perchè indiscrezioni di stampa odierne vanno in questa direzione...

AVVERTIMENTO TRANSALPINO

Il gruppo assicurativo francese Cnp potrebbe diventare azionista di Capitalia con l'obiettivo di contribuire alla difesa della banca romana nel caso di una ipotetica Opa ostile: lo ha detto il presidente Gilles Benoist al giornale transalpino Les Echos. Va ricordato che proprio Cnp circa un anno fa acquistò la maggioranza di Fineco Vita, società che ha poi cambiato nome diventando Cnp Capitalia Vita.

QUESTIONE DI AUTONOMIA

Mazzotta sogna di nuovo la "Superpopolare" (ne abbiamo già parlato in questi ultimi giorni). E in questo senso il timoniere della Popolare di Milano forse (e sottolineiamo questo forse) sogna di sbarcare a Lodi, alla Popolare Italiana. Ma forse (ancora un forse...) proprio alla Bpi non hanno poi cosi' tanta smania di finire nel progetto caro a Mazzotta. Prevarrà la voglia di autonomia?

RISIKO POPOLARE

La Bpm resta osservata speciale. Dopo che Roberto Mazzotta ha rilanciato l'idea della "Superpopolare", sul mercato si guarda in direzione Lodi. La Bpi potrebbe essere infatti l'obiettivo più naturale nell'ambito del disegno milanese. In assemblea soci lo stesso Mazzotta, parlando dello scenario delle Popolari e in particolare di Bpu e Bpvn, questo ha detto: "Loro hanno una rete doppia rispetto alla nostra. Credo siano banche gestite benissimo. Loro il raddoppio l'hanno fatto,m noi ancora no". Quindi, il ragionamento pare essere questo: se si escludono Bpu e Bpvn cosa resta teoricamente di "grosso", al Nord? Teoricamente rimane appunto la ex Popolare di Lodi. Mazzotta in ogni caso, giustamente, non va oltre. Dice: "Quando si fa la corte a una ragazza è buona regola non dire niente". Giusto. Comunque, una eventuale ulteriore concentrazione nell'ambito delle Popolari sarebbe a nostro avviso sacrosanto. Le Popolari rappresentano indubbiamente un bel modello, ma in un contesto continentale dove ormai le dimensioni sono enormi, non si può assolutamente continuare a pensare di andare avanti all'infinito con una logica da campanile. Sarebbe nel lungo termine una follia. Mazzotta fa benissimo a rilanciare e perseguire il piano della Superpopolare.

FINE DELLA TELENOVELA?

Dossier Capitalia: dopo settimane se non mesi di "tormentone", Giovanni Bazoli lo ha davvero archiviato? Oggi (complici le solite indiscrezioni di stampa...) questa è l'ipotesi che anima le discussioni in tema di Risiko. Da Passera è arrivato sostanzialmente un no comment.

EFFETTO PARIBAS

I francesi incassano già una promozione sul versante romano: l'agenzia Moody's ha deciso di alzare il suo rating sulla Bnl (passa a "AA3/P-1" da "A2/P-1") proprio dopo l'acquisizione dell'istituto di Abete da parte del gruppo transalpino Bnp Paribas.

LA "HIT" DEL RISPARMIO GESTITO

Per la raccolta sul fronte del risparmio gestito, ecco alcune novità nella classifica aggiornata ad aprile: stando ad un'analisi diffusa da Reuters se nelle prime tre posizioni della "hit" nulla è cambiato, più sotto a livello di nono e decimo posto Bnl ha scavalcato Mediolanum e, scendendo ancora, si segnala che la Jp Morgan è passata dal sedicesimo al tredicesimo posto scalzando la rivale Deutsche Bank.

COMPLEANNO

La Fondazione Cariplo compie quindici anni. Auguri! L'anniversario sarà celebrato con il convegno dal titolo "La moderna filantropia" che si terrà sabato prossimo presso il centro congressi della stessa fondazione, a Milano in via Romagnosi 6.

TEMA DEL GIORNO

Tramite intervista sul Sole, il presidente della Popolare di Milano, Roberto Mazzotta, di fatto rilancia un progetto a lui da sempre molto caro ovvero quello della cosiddetta "Superpopolare". La Bpm è pronta per nuove aggregazioni con un altro istituto simile e quindi e' pronta a dar vita a una Superpopolare: cosi' dice Mazzotta. Le popolari devono unirsi se non vogliono essere mangiate dai big bancari nazionali: questo in sostanza il senso. "O si fanno le fusioni oppure entro pochi anni saremo tutti comprati dai grandi gruppi italiani ed esteri", queste le parole del numero uno della Popolare di Milano. Messaggio molto chiaro e determinato. Alle altre popolari "nordiste"...

ASPETTANDO LA POLITICA

I grandi banchieri "ulivisti" fermi ai box, in standby, in attesa che il quadro politico nazionale si chiarisca e soprattutto si stabilizzi. Il Risiko creditizio insomma resta momentaneamente "congelato". La sensazione: se Prodi riuscirà a fare il governo allora certe grosse operazioni potrebbero andare spedite, altrimenti, in caso di esecutivi tecnici o cose simili, lo stallo potrebbe durare ancora per mesi. D'altronde dovrebbe ormai essere piuttosto chiaro: per certe aggregazioni di peso bisogna necessariamente avere la giusta dose di consenso politico...

RISIKO ALLA PIEMONTESE

Torna a "rosicchiare" sul listino azionario il titolo del Sanpaolo, di nuovo sopra i 15 euro. I "rumors da Risiko" (di cui si parla anche sul blog Rumors e Risparmio) non sono esclusiva solo del duo Capitalia-Intesa! E giusto per mettere un po' di ulteriore pepe ecco, fresca di giornata, una nuova esternazione di Enrico Salza. Il banchiere che qualche mese fa ha rotto lo storico asse con casa Fiat ora spiega che il Sanpaolo sta valutando una possibile acquisizione "che risponda a precise logiche industriali", una acquisizione che potrebbe andare in porto già entro la fine di quest'anno.