26 ottobre 2005

Il Sanpaolo e le fondazioni
La fondazione azionista della Cassa di Risparmio di Forli' sta "seriamente considerando" l'ipotesi di cedere il 10% dell'istituto, di cui il Sanpaolo di Torino detiene gia' il 30%. Cosi' ha detto Alfonso Iozzo, a.d. del gruppo piemontese. Che, a proposito di un'altra banca e di un'altra relativa fondazione, ovvero riferendosi alla Banca delle Marche, ha invece spiegato: "Qui la fondazione non sta pensando a vendere". Iozzo ha pure ricordato la vicenda Cassa di Risparmio di Firenze: in questo caso il Sanpaolo ha deciso di esercitare l'option su un 10% in mano alla locale fondazione, che da parte sua continua a contestare proprio questo diritto d'opzione.

25 ottobre 2005

Bpi-Juve, il rapporto non vacilla
Nessun cedimento nel rapporto tra la Banca Popolare Italiana e i bianconeri. La Bpi "e' per la Juventus uno sponsor con cui i rapporti sono stati e sono di grande correttezza": a dirlo e' stato lo stesso Antonio Giraudo. La ex Bipielle e la squadra degli Agnelli sono legate da un contratto di sponsorizzazione quinquennale da 12 milioni di euro, firmato a fine estate. Giraudo ha pure detto questo: "Non ci compete un giudizio sulla banca, sul suo passato, sulle sue vicissitudini, sui suoi azionisti. Per noi la Bpi e' una grande banca, con bilanci certificati, che ha onorato gli impegni del contratto con grande correttezza, dimostrando di avere operatori molto efficienti". Dunque, davvero, nessuno scricchiolio, ma solo la volonta' da entrambe le parti di onorare e rispettare gli impegni presi. Grande segno di serieta'.
Chicco Gnutti e il Monte Paschi
Il Cda di giovedi' prossimo dovrebbe fissare in agenda una assemblea straordinaria del Monte Paschi di Siena per affrontare la questione Gnutti. I soci quindi dovrebbero essere chiamati a decidere il possibile reintegro del vicepresidente. Il finanziere bresciano era stato sospeso da questa sua carica a fine agosto dopo decisione in tal senso del tribunale milanese nell'ambito dell'inchiesta Antonveneta. Proprio questa decisione e' stata revocata a inizio di questo mese e adesso dunque il Cda dell'Mps potrebbe regolarmente ridare a Gnutti la sua funzione di vicepresidente del gruppo toscano.

24 ottobre 2005

Nuova carta aziendale per Unicredit
Unicredit Banca ha siglato un accordo con Iconcard, joint-venture italiana tra American Express e Servizi Interbancari, per la distribuzione di una nuova credit card di tipo business dedicata ai titolari del conto "Imprendo" (circa 180mila aziende).
La guerra dei conti
L'Adusbef torna alla carica, attaccando il sistema bancario nostrano: i conti correnti italiani sarebbero tra i piu' salati al mondo. L'associazione dei consumatori cita in questo senso un rapporto della Banca Mondiale, secondo il quale da noi per tenere un conto si pagherebbero in media 250 euro all'anno di servizi di base. Questo contro, ad esempio, i 42 euro dell'Olanda e i 107 euro di media dei diciotto Paesi presi in esame nell'inchiesta. L'Adusbef attacca l'Abi sostenendo che l'associazione bancaria "continua a provocare milioni di correntisti propagandando uno studio sui prezzi dei servizi bancari secondo il quale il costo effettivamente pagato per chi opera sul conto corrente in Italia e' di 65 euro, piu' basso di Francia (94 euro), Spagna e Germania (86 euro)". Con 65 euro, dice l'Adusbef, "i tartassati correntisti italiani non riescono neanche a chiudere il conto corrente costellato di trappole e tranelli (spese di chiusura, spese per il trasferimento titoli anche superiori a 1.000 euro), per cambiare banca". Insomma, e' di nuovo guerra di cifre tra Adusbef e Abi. A questo punto, dopo questo durissimo intervento proprio dell'Adusbef, si attende una risposta dal fronte bancario.

21 ottobre 2005

Barricata Bnl
Consorte se lo doveva aspettare: il Cda della Bnl ha bocciato duramente l'offerta Unipol. Il prezzo e' stato definito "non equo". E le logiche industriali sottostanti "non condivisibili" E non e' finita qui: si e' parlato pure di "rischi di sostenibilita' finanziaria dell'operazione". Insomma, davvero di tutto e di piu'. A questo punto la scalata di Consorte diventa de facto ostile. E si espone fisiologicamente a nuove critiche e polemiche.
Nomine in casa Bpi
Alberto Basadonna: il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare italiana lo ha nominato direttore finanza e mercati del gruppo. Basadonna attualmente e' in Banca per l'Impresa, gruppo Monte Paschi di Siena, come responsabile del settore "equity debt capital markets". Paolo Bozzi: e' lui il nuovo direttore dell'area controllo e audit.

20 ottobre 2005

Intesa per gli studenti fuori sede
La Banca Intesa fa partire un nuovo servizio di prestiti espressamente studiato per gli studenti universitari fuori sede, ovvero quelli che devono fare i conti con il problema di un alloggio in affitto. L'iniziativa battezzata "Universithouse" e' stata presentata oggi. Il servizio e' attualmente rivolto agli iscritti ai politecnici di Milano, Torino e Bari. Funziona cosi': lo studente dovra' esibire un regolare contratto d'affitto e se otterra' effettivamente il prestito vedra' la banca farsi carico della pigione con l'anticipo degli importi; lo studente restituira' poi il tutto con un programma di rientro che partira' un anno dopo la conclusione degli studi universitari e si estendera' su otto anni con interessi basati su un tasso fisso del 4,67%.

19 ottobre 2005

La parola a Via Veneto
Venerdi' ci dovrebbe essere una nuova riunione del consiglio di amministrazione della Bnl. Lo ha detto il presidente Luigi Abete. E ci potrebbe essere a questo punto la valutazione definitiva di Via Veneto sull'Opa lanciata dalla Unipol di Consorte.
Fotografia Abi
Un rallentamento, seppur modesto, della raccolta bancaria a settembre e ancora in crescita gli impieghi, con tassi ai minimi termini: questa in estrema sintesi l'ultima fotografia del nostrano settore del credito scattata dall'Abi nel suo "rapporto sull'evoluzione dei mercati finanziari e creditizi".
Rosso lodigiano
Oggi, borsisticamente parlando, giornata pesantissima per la Banca Popolare Italiana. Il titolo della ex Bipielle e' in caduta libera all'indomani della notizia del collocamento da parte della Deutsche Bank delle quote che erano state finora detenute da Stefano Ricucci nel capitale dell'istituto lombardo. L'Ansa ha scritto inoltre che "sul mercato ci sono timori di brutte sorprese nei conti della banca". Insomma, di nuovo momento difficile per Lodi.

18 ottobre 2005

I convertiti all'antifazismo
"Il persistere dell'attuale situazione al vertice della Banca d'Italia costituisce un grave danno alla credibilita' e al prestigio della banca stessa per altro minati dall'irresponsabilita' e dall'ambiguita' che caratterizzano da mesi l'atteggiamento del governo in proposito": questa la dichiarazione dei senatori e dei deputati dell'Unione durante l'audizione del governatore Fazio prima di abbandonare la commissione Bilancio. Posizione quindi dura, molto dura. Peccato solo che sia storicamente tardiva, molto tardiva. Dopo i casi Cirio, Argentina e Parmalat, casi che hanno chiamato di fatto in causa anche il ruolo di Bankitalia in merito alle emissioni e al collocamento bancario dei vari bond e che per i risparmiatori sono stati ben piu' gravi di quello Antonveneta, il Centrosinistra non adotto' assolutamente una linea cosi' dura nei confronti del governatore. Ancora l'anno scorso, quando l'unico ad attaccare Fazio era il ministro Tremonti, a sinistra la posizione era ben piu' morbida di oggi.

17 ottobre 2005

Raitre e i "fazisti"...
La puntata di ieri di Report su Raitre dedicata ai "fazisti", alle scalate bancarie e al ruolo di Ricucci? Abbiamo chiesto il parere di Steve Trader. Eccolo: "Ieri sera, come credo molti, mi sono incollato alla tv per vedere l'annunciata inchiesta di Report. Anticipata nei giorni precedenti da polemiche varie e dunque, di conseguenza, imperdibile. Francamente, vista proprio la bagarre che l'aveva preceduta, l'indagine mi ha parecchio deluso. Mi aspettavo molto di piu'. Un sacco, diciamo cosi', di dettagli, sulle varie societa' di Ricucci, come se in Italia non fosse prassi comune anche per i gruppi piu' grossi e blasonati avere societa' estere, magari in Lussemburgo, e poi su Fazio alla fine solo la solita storia delle intercettazioni e delle chiamate con Fiorani. Francamente, appunto, mi aspettavo di piu'. Tutto qui? Ecco quello che ho pensato. E Fazio? Da governatore della Banca d'Italia, rispettando le regole (come ha riconosciuto a Bruxelles pure McCreevy), ha cercato di favorire una banca italiana contro una estera. E allora? Forse, come ha gia' detto Palenzona di Unicredit, questa non e' una colpa ma semmai un merito. Non siamo ingenui. In ogni Paese europeo succede la stessa cosa, fin dai tempi della tentata scalata in terra belga di De Benedetti. C'e' ovunque un fisiologico tentativo di difesa del proprio sistema nazionale. E, appuntoi, forse e' giusto cosi'. Perche' no, finche continuano ad esistere gli Stati nazionali? E infine parliamo di tutto il servizio di Report su quanto sono convenienti le banche estere e quanto invece poco lo sono quelle italiane. Come dire: ecco perche' e' meglio che le italiane siano fagocitate da quelle estere. Francamente, una teoria ingenua, per ingenui. Crediamo davvero che, una volta sbarcate in Italia, le banche estere assolutamente non si adegueranno a certe politiche di pricing che ci sono qui da noi? La realta' a volte e' un pochino piu' complessa rispetto a come taluni ce la rappresentano".

14 ottobre 2005

Banche e spaghetti
La Barilla dichiara che "ha buone relazioni di partnership con la Banca Popolare Italiana" ma ci tiene a precisare che, in merito pure all'operazione Kamps, e' "completamente all'oscuro di fatti di insider trading che si ipotizza siano stati eventualmente compiuti da dirigenti o amministratori della banca o da soggetti a questi collegati". Il gruppo auspica "che venga fatta piena luce su tali fatti, ma, quand'anche emergano responsabilita' di persone fisiche, non vede come questo possa turbare le relazioni con l'istituto bancario".

13 ottobre 2005

Banche e Alitalia
Dovrebbe tenersi la prossima settimana l'incontro tra i vertici dell'Alitalia e quelli delle banche che dovrebbero sostenere il nuovo piano Cimoli, quello che prevede una maxi ricapitalizzazione da 1,2 miliardi di euro. Domani ci sara' il Cda della compagnia aerea. E poi appunto, dopo qualche giorno di riflessione, Banca Intesa e Deutsche Bank dovranno dire la loro. Da ricordare che nell'ultimo periodo si era "vociferato" di qualche possibile "tentennamento" proprio sul versante bancario. Ora quindi l'occasione per fare totale chiarezza.
Patti Chiari in Citta'
"Patti Chiari in Citta'": da domani a Milano la tappa conclusiva del tour che, partito lo scorso 16 giugno, ha toccato 260 comuni in tutta Italia. Questa nuova iniziativa del Consorzio Patti Chiari dell'Abi e' nata per cercare di diffondere informazione bancaria e finanziaria tra i cittadini. I van di Patti Chiari in Citta' hanno percorso ben 30mila chilometri. Ora a Milano staranno tre giorni, fermi in quattro piazze del capoluogo lombardo: Piazza Oberdan, Piazza Duca d'Aosta, Piazza Cadorna e Piazza Cordusio.

12 ottobre 2005

La Banca del Sud non piace a Sella
Dall'Abi arrivano perplessita' riguardo la "Banca del Sud", progetto previsto dalla nuova Finanziaria. Il presidente Maurizio Sella cosi' ha detto nella sua audizione in Senato: "Non si comprendono le motivazioni del progetto. Se l'idea e' di promuovere la nascita di un istituto che finanzi il Sud senza applicare corrette procedure di selezione del merito di credito, riproponendo proprio quelle prassi che hanno inflitto ai cittadini meridionali la perdita delle loro banche, ebbene, non siamo d'accordo".
Mps si allarga a Bruxelles
Il Monte dei Paschi di Siena intende aprire entro la fine del 2007 a Bruxelles dieci nuove agenzie. Lo ha anticipato il direttore generale dell'Mps in Belgio, Luigi Macchiola, inaugurando proprio a Bruxelles la nuova sala convegni Espace-Mps, in una cerimonia che e' stata organizzata insieme all'Istituto italiano di cultura e alla quale era presente pure il sottosegretario agli Esteri Giampaolo Bettamio.

11 ottobre 2005

Da Gronchi a Colombini
Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Vicenza alla fine ha scelto Luciano Colombini come nuovo direttore generale, in sostituzione di Divo Gronchi passato alla Popolare Italiana. Colombini e' gia' condirettore generale a Vicenza dal 2004, dunque quella del Cda e' stata una scelta tutta all'insegna della continuita'. Come peraltro ha gia' tenuto a sottolineare il presidente Gianni Zonin.
Piazzetta Cuccia
"Al momento l'unico investimento in cui intendiamo diversificare e' Mediobanca. Siamo soddisfatti della nostra quota vicina al 5%": queste parole arrivano da Danilo Coppola, immobiliarista ex del "contro-patto" Bnl. Insomma, presa stretta su Piazzetta Cuccia.

10 ottobre 2005

Staffetta vicentina
Dovrebbe riunirsi presto il Cda della Banca Popolare di Vicenza, presieduto da Gianni Zonin, per la questione della sostituzione di Divo Gronchi. Come noto, Gronchi andra' a fare il direttore generale alla Banca Popolare Italiana e di conseguenza a Vicenza si cerca un nuovo d.g. La sensazione e' che la scelta potrebbe ricadere su una risorsa interna, dunque non un manager preso da fuori. Ma, appunto, e' solo una sensazione, la parola ultima al Cda.

06 ottobre 2005

Round a favore di Fazio
Dunque, il Senato, alle prese con la riforma di Bankitalia, ha approvato il mandato a termine per il governatore (sette anni). Fatto sostanzialmente ininfluente per Fazio. Perche' comunque ci sono le normative europee che dicono che in caso di riforma dell'ordinamento di una banca centrale nazionale al relativo governatore vengono in ogni caso garantiti almeno altri cinque anni. E poi va ricordato che l'unico organo che puo' "rimuovere" Fazio e' il consiglio di Bankitalia, che si e' gia' espresso in suo favore. Al Senato non e' invece passata l'idea di spostare la responsabilita' della vigilanza sulla concorrenza bancaria da Via Nazionale all'Antitrust. Questa si' che e' la vera notizia del giorno. La Banca d'Italia non sara' "espropriata", come molti si aspettavano, di questa decisiva funzione. Insomma, fatti i debiti conti, pesati tutti i fattori, questo round a Palazzo Madama si chiude davvero a favore di Antonio Fazio.
Il Sanpaolo non pensa a Siena
"Non c'e' niente di fondato. In quell'area siamo gia' impegnati con la Cassa di Risparmio di Firenze": cosi' il Sanpaolo Imi commenta l'ipotesi di un suo possibile asse con il Monte Paschi di Siena, ipotesi avanzata oggi dal quotidiano "Finanza e mercati".

05 ottobre 2005

Il Sanpaolo non molla Firenze
"Non vogliamo bisticciare, ma non vogliamo perdere un diritto": cosi' il presidente del Sanpaolo, Enrico Salza, ha tenuto a ribadire la volonta' di esercitare quell'opzione di acquisto che il suo gruppo ha sul 10,78% della Cassa di Risparmio di Firenze attualmente controllato dall'omonima fondazione. Proprio la fondazione Carifirenze e' sembrata mettere in discussione la "call option", che, se appunto esercitata, porterebbe automaticamente il Sanpaolo a diventare primo azionista del gruppo toscano. Insomma, pare esserci aria di braccio di ferro e a Torino non sembrano per nulla essere disposti a lasciarsi sfuggire una opportunita' di ulteriore espansione territoriale. Staremo a vedere come si svilupperanno le cose: se la "tensione" rientrera' oppure se e' destinata a perdurare.

04 ottobre 2005

Mps in fibrillazione
Rimaniamo a parlare di banche in Borsa visto che oggi sul listino milanese non c'e' in evidenza solo Bpu (di cui abbiamo parlato prima) ma anche il Monte Paschi, il cui titolo continua a correre. Che succede? L'Adnkronos dice: "Tra i motivi alla base dell'interesse degli operatori la buona semestrale, le scommesse su un coinvolgimento dell'istituto nelle future fasi del risiko bancario e la risoluzione della put Bam, un'operazione legata all'incorporazione della banca mantovana". L'Ansa invece questo scrive: "In Borsa ci si chiede chi stia rastrellando sulle voci di un possibile movimento nell'azionariato". Insomma, situazione da seguire. Non ci sara' mica qualcosa che bolle in pentola davvero a Siena?
Boom Bpu
Si', e' proprio piaciuta l'ultima semestrale del gruppo Banche Popolari Unite (di cui abbiamo parlato qui ieri): per rendersene conto, basta vedere l'andamento del titolo oggi in Borsa. Sono scattati gli acquisti. Come dicevamo, Bpu si conferma una realta' solidissima e ben gestita nel panorama creditizio nazionale.
Capitalia promo
Vista in televisione la nuova campagna pubblicitaria del gruppo Capitalia? A nostro avviso, e' davvero fortissima. Complimenti a Arpe e i suoi.

03 ottobre 2005

"Good news" a Lodi
Dopo i giorni del pessimismo, sul titolo della Banca Popolare Italiana tornano a Piazza Affari gli acquisti, pure massicci. I conti semestrali si sono rivelati migliori delle attese del mercato e, di conseguenza, ecco scattare la gran inversione di rotta, con le azioni in forte rialzo. Il gruppo puo' contare su 2,9 miliardi di liquidita' a seguito dello scioglimento del consorzio di garanzia funzionale all'offerta sulla Banca Antonveneta. E 2,9 miliardi sono davvero un gran mucchio di soldi. In piu', c'e' il Cda della banca che avrebbe effettivamente dato mandato per la selezione di un direttore generale tra una rosa di candidati che dovrebbe essere vagliata dallo stesso consiglio entro la fine del mese. Insomma, un mix di "good news" che cominciano a far vedere al mercato borsistico la situazione lodigiana sotto una diversa luce.
Bpu col turbo
Il gruppo Banche Popolari Unite ha chiuso il primo semestre con utile netto di 377,9 milioni di euro. "Piu' che raddoppiato - come si puo' leggere in una nota diffusa dall'istituto - rispetto ai 182 milioni del 30 giugno 2004". Il risultato della gestione
operativa e' poi cresciuto del 23,1%. Bei risultati davvero per questo gruppo, che si conferma cosi' in gran salute. Una vera certezza nel panorama creditizio nostrano.
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