
Il giovane Matteo Arpe, l'ex enfant prodige di Mediobanca, conferma di essere uno davvero tosto! Mentre Geronzi si compiace per la calata a Roma degli spagnoli del Santander e del francese Bolloré [a difesa dell'autonomia del suo gruppo, ma pure di Piazzetta Cuccia], proprio Arpe, il suo "delfino", parlando davanti agli studenti universitari boccia come un errore la politica delle banche nostrane di aprire le porte agli stranieri pur di salvare la propria indipendenza. Bello anche il paragone storico usato da Arpe: "E' la storia che si ripete. Tra il quattrocento e il cinquecento le signorie italiane litigavano tra di loro. Per risolvere le questioni furono chiamati i francesi. La storia ha insegnato cosa è successo". Qualcuno oggi gli ha subito prontamente chiesto se si riferiva anche agli spagnoli in questo suo richiamo alla storia. E gli ha ricordato a questo proposito l'antico detto popolare romanesco "Franza o Spagna purchè se magna" [citazione fantastica, complimenti davvero a chi l'ha fatta!]. Risposta di Arpe "E' un detto molto attuale a Roma in questi giorni". Chiaro, chiarissimo. Chissà come l'ha preso però tutto questo Geronzi... probabilmente non troppo bene ;-) Tosto, appunto, Arpe. Molto tosto...
pubblicato da il Banchiere Blog
blog links: Fuorimercato, il Volpino