La parabola di Fiorani
Dopo la notizia di nuove ipotesi di reato avanzate nei suoi confronti dai magistrati che stanno indagando sulla vicenda Antonveneta, e' arrivata la notizia delle dimissioni di Giampiero Fiorani: lascia tutte le cariche detenute alla Popolare Italiana. Una decisione che, inevitabilmente, assume il sapore di una resa. Probabilmente ormai troppa era la pressione su di lui. Comunque la si pensi, la parabola di Fiorani sembra ricordare la leggenda di Icaro: cercando di volare troppo in alto, vide bruciare le sue ali dai raggi del sole. La storia di quest'uomo e' stata tutta all'insegna di una fortissima ambizione, una ambizione che lo ha portato in Popolare di Lodi prima a scalare tutta la gerarchia interna, riuscendo ad arrivare alla poltrona di amministratore delegato partendo dallo sportello, e quindi, ormai al timone dell'istituto, a cercare di trasformare nel giro di pochi anni una banca a dimensione locale in uno dei massimi big del sistema creditizio nazionale. Forse, l'eccesso di ambizione porta sempre ad altri tipi di eccessi. Forse, Fiorani ha finito pure per dare fastidio a qualche grande e potente banchiere che sulla scena nostrana ci stava e ci sta da molto piu' tempo...
Dopo la notizia di nuove ipotesi di reato avanzate nei suoi confronti dai magistrati che stanno indagando sulla vicenda Antonveneta, e' arrivata la notizia delle dimissioni di Giampiero Fiorani: lascia tutte le cariche detenute alla Popolare Italiana. Una decisione che, inevitabilmente, assume il sapore di una resa. Probabilmente ormai troppa era la pressione su di lui. Comunque la si pensi, la parabola di Fiorani sembra ricordare la leggenda di Icaro: cercando di volare troppo in alto, vide bruciare le sue ali dai raggi del sole. La storia di quest'uomo e' stata tutta all'insegna di una fortissima ambizione, una ambizione che lo ha portato in Popolare di Lodi prima a scalare tutta la gerarchia interna, riuscendo ad arrivare alla poltrona di amministratore delegato partendo dallo sportello, e quindi, ormai al timone dell'istituto, a cercare di trasformare nel giro di pochi anni una banca a dimensione locale in uno dei massimi big del sistema creditizio nazionale. Forse, l'eccesso di ambizione porta sempre ad altri tipi di eccessi. Forse, Fiorani ha finito pure per dare fastidio a qualche grande e potente banchiere che sulla scena nostrana ci stava e ci sta da molto piu' tempo...