Il Sanpaolo non molla Firenze
"Non vogliamo bisticciare, ma non vogliamo perdere un diritto": cosi' il presidente del Sanpaolo, Enrico Salza, ha tenuto a ribadire la volonta' di esercitare quell'opzione di acquisto che il suo gruppo ha sul 10,78% della Cassa di Risparmio di Firenze attualmente controllato dall'omonima fondazione. Proprio la fondazione Carifirenze e' sembrata mettere in discussione la "call option", che, se appunto esercitata, porterebbe automaticamente il Sanpaolo a diventare primo azionista del gruppo toscano. Insomma, pare esserci aria di braccio di ferro e a Torino non sembrano per nulla essere disposti a lasciarsi sfuggire una opportunita' di ulteriore espansione territoriale. Staremo a vedere come si svilupperanno le cose: se la "tensione" rientrera' oppure se e' destinata a perdurare.
"Non vogliamo bisticciare, ma non vogliamo perdere un diritto": cosi' il presidente del Sanpaolo, Enrico Salza, ha tenuto a ribadire la volonta' di esercitare quell'opzione di acquisto che il suo gruppo ha sul 10,78% della Cassa di Risparmio di Firenze attualmente controllato dall'omonima fondazione. Proprio la fondazione Carifirenze e' sembrata mettere in discussione la "call option", che, se appunto esercitata, porterebbe automaticamente il Sanpaolo a diventare primo azionista del gruppo toscano. Insomma, pare esserci aria di braccio di ferro e a Torino non sembrano per nulla essere disposti a lasciarsi sfuggire una opportunita' di ulteriore espansione territoriale. Staremo a vedere come si svilupperanno le cose: se la "tensione" rientrera' oppure se e' destinata a perdurare.