L'Abi "molla" la Cartasì
L'Abi e' pronta a cedere la sua quota (pari al 2%) nella Servizi Interbancari, la società della Cartasì. Lo ha confermato il direttore generale dell'associazione bancaria italiana, Giuseppe Zadra. Che cosi' ha precisato: "Abbiamo deciso di vendere comunque, non ha senso tenere una partecipazione che non serve a niente". Va ricordato che da tempo la Cartasì e' oggetto di "rumors": si e' parlato insistentemente di un possibile significativo passaggio di quote azionarie, dalle banche a fondi di private equity. I principali azionisti della Servizi Interbancari sono al momento il San Paolo Imi (11%), la Banca Intesa (10%) e poi Unicredit e Capitalia (9% entrambi). Per alcuni istituti appunto la partecipazione non sarebbe piu' strategica perche' ormai hanno imboccato la strada di farsi e gestirsi proprie carte di credito, rinunciando dunque ad appoggiarsi in toto alla Cartasì. Altri invece, come forse ad esempio il San Paolo, non paiono aver alcuna voglia di uscire. La vicenda sembra comunque più che mai aperta.
L'Abi e' pronta a cedere la sua quota (pari al 2%) nella Servizi Interbancari, la società della Cartasì. Lo ha confermato il direttore generale dell'associazione bancaria italiana, Giuseppe Zadra. Che cosi' ha precisato: "Abbiamo deciso di vendere comunque, non ha senso tenere una partecipazione che non serve a niente". Va ricordato che da tempo la Cartasì e' oggetto di "rumors": si e' parlato insistentemente di un possibile significativo passaggio di quote azionarie, dalle banche a fondi di private equity. I principali azionisti della Servizi Interbancari sono al momento il San Paolo Imi (11%), la Banca Intesa (10%) e poi Unicredit e Capitalia (9% entrambi). Per alcuni istituti appunto la partecipazione non sarebbe piu' strategica perche' ormai hanno imboccato la strada di farsi e gestirsi proprie carte di credito, rinunciando dunque ad appoggiarsi in toto alla Cartasì. Altri invece, come forse ad esempio il San Paolo, non paiono aver alcuna voglia di uscire. La vicenda sembra comunque più che mai aperta.