TENTAZIONI

Ma i "senesi" sono davvero tentati di provare a corteggiare l'ex "enfant-prodige" ma sempre decisamente "prodige" Matteo Arpe? Perche' cosi' ora si "rumoreggia" in giro...

Continua a tenere banco il "caso Capitalia", con i "rumors" di nuovo scatenati (e, a ruota, il mercato azionario agitato). Possibile che, come ora in diversi ipotizzano, possa andare a finire in un braccio di ferro tra Intesa e Abn Amro? Francamente, e non avendo notizie certe o indiscrezioni in piu' rispetto a tutto quello che e' già circolato, ci sembra uno scenario abbastanza improbabile, sotto il profilo della ipotizzata mossa degli olandesi. Abn ha già portato a termine l'operazione Antonveneta, possibile che ora stia pensando di tentare anche Capitalia sfidando Bazoli? Tutto puo' essere, ma per l'appunto questo ipotizzato sviluppo ci lascia al momento scettici...

Il gruppo creditizio piemontese continua a studiare tutte le possibilità di aggregazioni: lo ha detto l'amministratore delegato Alfonso Iozzo a margine di un convegno in Campania. "Stiamo studiando", "Stiamo esaminando": insomma il Sanpaolo Imi è molto concentrato in questo momento sul progetto Eurizon (davvero strategico e ad alto potenziale), ma si guarda pure attorno. Per vedere se ci sono opportunità interessanti. I "Risiko-fanatics" sono pertanto avvisati: non c'è da tenere sotto stretta osservazione solo Capitalia e Intesa (che ormai hanno in questo senso dato vita, tra continue indiscrezioni e relative smentite, ad un vero e proprio "tormentone"), ma c'è pure da buttare un occhio ogni tanto in direzione Torino.

Gli ultimi "rumors" sembrano tutti scommettere sul prossimo gran ritorno di Cesare Geronzi al timone della sua Capitalia. Questo pomeriggio c'è la riunione del patto di sindacato. Si affronterà proprio il tema della posizione di Geronzi, in vista dell'assemblea dei soci in agenda per domani. In questi giorni anche i soci olandesi di Abn Amro Bank si sono mostrati molto aperti. A fine settimana scade il periodo di interdizione che era stato disposto per il presidente di Capitalia e a questo punto tutto pare proprio favorevole al suo effettivo reintegro.
L'Unicredit ha firmato un accordo con il governo polacco per la questione della contestata fusione intragruppo Bph-Pekao. Ricordiamo: Unicredit voleva mettere insieme le sue due banche (una "storica", l'altra entrata nel perimetro del gruppo a seguito dell'acquisizione della tedesca Hvb) mentre i polacchi si opponevano per paura di danni alla libera concorrenza bancaria nel loro Paese. L'intesa raggiunta prevede la cessione a terzi di duecento filiali della Bph. Poi, quello che rimarrà potrà essere integrato con la Pekao. Dunque si chiude così finalmente un lungo braccio di ferro. Alessandro Profumo ha saputo portare a termine anche questa mission, che sembrava davvero complicata. Il capo dell'Unicredit sembra ormai davvero il "golden boy" dell'industria bancaria italiana. La sua personale quotazione sale ancora! Complimenti.






Continua a salire sul listino di Borsa il titolo di Capitalia. E' ancora ovviamente il cosiddetto "effetto Risiko": il gruppo bancario di Cesare Geronzi e Matteo Arpe resta inesorabilmente una potenziale maxi-preda. Una preda che fa gola (molto!). Ma che, con le quotazioni azionarie che continuano appunto a viaggiare in rialzo (ormai abbondantemente sopra il livello dei 7 euro), diventa anche sempre più costosa. Bello sforzo davvero dovrà fare nel caso l'eventuale predatore. Dovrà mettere abbondantemente mano al portafoglio. Rischiando così di finire con il deprimere il proprio di titolo...



