LEONE IN EQUILIBRIO

Quale futuro per il Leone triestino nel nuovo scenario, quello caratterizzato dalla presenza [ingombrante?] della bazoliana "Santa Intesa"? La questione è calda. E centrale nello sviluppo del Risiko bancario e finanziario nazionale. Vincent Bolloré, l'alfiere dei soci francesi nel consiglio di amministrazione di Mediobanca, manda il suo messaggio: va bene l'asse Intesa-Sanpaolo ma gli interessi del gruppo Generali devono essere salvaguardati. In particolare nel mercato [ricco] del "bancassurance". I franchi-finanzieri dettano le loro condizioni: piazzetta Cuccia deve restare indipendente e deve restare azionista di riferimento di Generali. Come dire: occhio a non pensare di toccare certi equilibri, costruiti in modo non semplice nel tempo. Quello Milano-Trieste è un sentiero davvero delicato. Lì si incrociano nodi e interessi diversi. Normale che, dopo l'operazione Intesa-Sanpaolo, ognuno cerchi di far sentire il proprio peso. Il Leone da tanto tempo fa gola, ma attenzione a toccarlo: si possono rischiare indesiderate conseguenze.