BPM IN SCIA A DRAGHI

Il governatore Draghi oggi è tornato a parlare delle aggregazioni bancarie. E in Borsa sono prontamente tornati gli acquisti soprattutto sulle popolari [anche perchè Draghi ha invitato a riprendere la riflessione sulla riforma proprio delle popolari]. Tra queste in particolare la Popolare di Milano. Il mercato quindi guarda soprattutto in questa direzione. Ci scommette. Bpm al centro del Risiko.

IL BATTESIMO DELLA SANTA INTESA

Sulla questione del nome da dare alla "Santa Intesa" (Intesa più Sanpaolo) come noto pare esserci stata parecchia discussione [questione di orgoglio]. Adesso si dice che una decisione sarebbe stata presa. Niente nome completamente ex novo, il gruppo dovrebbe chiamarsi alla fine semplicemente "Intesa Sanpaolo". Si attendono conferme.

CAPITALIA, SANTANDER, ABN AMRO

Gli spagnoli del Banco Santander hanno smentito l'ipotesi di una loro scalata a Capitalia ["Non stiamo preparando nessuna offerta", così dicono], ipotesi rilanciata da alcune indiscrezioni di stampa. Ma nonostante questo in Borsa i titoli di Capitalia sono tornati protagonisti [la smentita sembra non bastare per spegnere la solita speculazione da Risiko]. Intanto ci sono pure gli olandesi di Abn Amro che si fanno sentire. "Siamo interessati a un patto forte": parole del direttore finanziario Hugh Scott Barrett. Come dicevamo già: realtà come Capitalia [e Mps] sono ora i potenziali snodi decisivi del Risiko bancario nazionale.

OPERAZIONE BANCA GENERALI

Quanto varrà il collocamento azionario di Banca Generali? In questo momento si parla di una possibile valorizzazione della controllata del Leone di Trieste tra gli 800 e i 900 milioni di euro [un'ipotesi, ovviamente, niente di più].

GLI SPAGNOLI NON MOLLANO

La Banca d'Italia ha dato via libera alla fusione Intesa-Sanpaolo. Ora l'assemblea per l'approvazione del tutto dovrebbe tenersi ad inizio dicembre [così si dice]. Intanto si dice anche che gli spagnoli del Santander manterrebbero ancora aperte tutte le opzioni proprio per l'affare Sanpaolo [ricordiamo che sono usciti allo scoperto votando contro]. Oggi della vicenda ha parlato il direttore finanziario Alvarez, che ha detto esattamente così: "Tutte le alternative sono aperte". Messaggio per Torino e Milano. Al Santander non mollano. E anzi finiscono per calcare ancora di più i toni. Sempre ad Alvarez, in conferenza stampa, qualcuno ha chiesto se per caso il Santander potrebbe arrivare a lanciare un'Opa sul Sanpaolo, e il manager spagnolo ha replicato rimandando alla prima risposta già data [tutte le opzioni possibili]. Che risposta tosta, vero? Questi davvero non cedono. Meglio che la "Santa Intesa" cerchi di chiudere la partita con una offerta più che convincente altrimenti si rischia di tornare in acque agitate.

IL BDS SI ALLARGA

Il Banco di Sicilia ha in programma l'apertura di trenta nuove filiali nel corso del 2007. La conferma dal direttore generale, Carlo Enrico, che ne ha parlato oggi a Palermo in occasione del lancio di un nuovo prodotto finanziario. Delle nuove filiali la maggior parte non sarà al Sud ma invece nel Nord Italia [in particolare in Lombardia e in Emilia, dove ci dovrebbero essere nuove assunzioni]. Ce ne saranno comunque anche in Sicilia. Quest'anno di sportelli il Banco di Sicilia ne ha già aperti un'altra trentina.

RISIKO MILANESE

Non sembra proprio volersi placare il Risiko Bpm, anzi, al contrario, mostra di accendersi ulteriormente [vedere la speculazione borsistica]. Un Risiko che ha il sapore tutto popolare...

VOGLIA DI ITALIA

Ora si dice che E-Trade, il noto servizio di trading online americano, si stia preparando a mettere un piede in Italia. E allora noi vi raccontiamo un retroscena: ci avevano già provato diversi anni fa con un progetto insieme a Euromobiliare che poi però non andò in porto.

RIFLETTORI SU SIENA

In un lunedì piuttosto fiacco per la Borsa [siamo alle prime prove tecniche di quello storno che la gran parte dei traders ora ha messo in conto?] si è visto parecchio movimento sul titolo del Monte Paschi, così in controtendenza. Il mercato sembra aspettarsi qualcosa [e i rumors continuano a non farsi troppo desiderare sulle strade di Toscana!]. Quindi situazione assolutamente da monitorare. Come già detto altre volte, Mps rappresenta uno dei potenziali naturali "snodi" del Risiko creditizio prossimo venturo. Qualunque cosa succederà comunque è ragionevole e saggio pensare che i tempi non saranno brevi [i traders non si scaldino troppo in fretta].

IMMOBILIARISTI NEL "SALOTTO BUONO"

Luigi Zunino, a Milano impegnato nell'imponente progetto del nuovo quartiere residenziale Santa Giulia [dove ci sarà anche la nuova sede di Sky], si è rafforzato nel capitale di Mediobanca [al 3%]. Zunino era arrivato a piazzetta Cuccia l'anno scorso. Non dimentichiamoci che nel "salotto buono" di sempre del capitalismo italiano c'è ora anche un altro immobiliarista, Danilo Coppola, che in questi giorni si sta comprando anche il Grand Hotel di Rimini. Coppola ha una partecipazione del 4,5% [una quota robusta!]. Insieme quindi possono vantare il 7,5% [mica male!]. Chi pensa che il settore del mattone ha rinunciato all'alta finanza si sbaglia di grosso...

LA QUESTIONE EURIZON

"Quando saranno chiare le indicazioni, il progetto di quotazione di Eurizon proseguirà": così assicura l'amministratore delegato del Sanpaolo Alfonso Iozzo. Ma allora quel "quando saranno chiare" vuol dire che effettivamente adesso non c'è "chiarezza"? Dopo il supermatrimonio con Intesa la questione Eurizon resta aperta.

RISIKO-FEVER

Le più "osservate speciali" per i prossimi tempi? A nostro avviso in posizione calda ci sono prima di tutte Carifirenze [per le note questioni, già anche qui dibattute...] e Credem [tra le possibili "prede" per i nostri gusti è la più "appetitosa"]. Tutto da vedere comunque. E, sotto il profilo della Borsa, storno permettendo [il momento è particolare, andateci cauti!]

CHI DEVE MUOVERSI

Certo che ora che sono state decise pure le nozze tra la Popolare di Verona e la Popolare Italiana (nasce la terza banca nazionale per numero di filiali!) la posizione strategica di Capitalia nell'arena creditizia si fa sempre più delicata. Le aggregazioni vanno avanti e ce ne saranno altre. Il gruppo romano da grande rischia di diventare medio. Lo abbiamo già detto ma torniamo a dirlo: Geronzi e Arpe devono inventarsi qualcosa altrimenti rischiano di rimanere schiacciati. In futuro lo scenario sarà "bipolare": da una parte due o tre grandi poli, dall'altro comunque le piccole realtà locali [sì, noi crediamo proprio così]. I problemi saranno per le dimensioni medie. Nel medio sta il giusto, dicevano i filosofi antichi, ma in questo caso non sarà così.

BOND

Al Monte Paschi starebbero preparando [è solo per ora un rumor] l'emissione di nuovi bond a durata triennale e con remunerazione basata sul tasso variabile.

BPI, AFFARE FATTO

Alla fine quindi è andato tutto come avevano sostenuto i rumors: ha prevalso Verona. Il nuovo gruppo, che sarà il terzo in Italia per numero di sportelli, potrebbe chiamarsi semplicemente Banca Popolare di Verona, Lodi e Novara. La superpopolare tanto agoniata alla Bpm in realtà sarà proprio questa. Milano e Bergamo ora devono cercare strade nuove. E non sarà per nulla facile.

IL NODO IBERICO

Alla fine gli spagnoli sono usciti allo scoperto. Il Cda del Sanpaolo ha approvato a larga maggioranza il matrimonio con Banca Intesa, ma c'è stato voto contrario del Banco Santander. Alla faccia di tutti quelli che nelle ultime settimane avevano pubblicamente assicurato [anche alla Borsa quindi!] che non c'erano problemi con lo storico socio iberico. Il problema invece evidentemente c'è. Gli spagnoli vogliono una "compensazione", questo è il punto. Il concambio non si tocca? Bisogna allora trovare altro. In ogni caso l'ecumenico consenso alla Santa Intesa si è ufficialmente incrinato.

STIME VERONESI

La Popolare di Verona e Novara è come noto rimasta nella "short list" per la Bpi insieme alla Popolare dell'Emilia Romagna. Tra le due proprio la prima pare ancora favorita. Si comincia quindi a fare delle valutazioni più mirate. La Jp Morgan ad esempio ora ha deciso di alzare il target price proprio sulle azioni della Popolare di Verona: a 23,6 euro da 21,7 (con giudizio che resta a livello "neutral"). Per gli analisti Jp Morgan il gruppo ha le carte in regola per l'eventuale aggregazione. "Assumiamo che Popolare Verona potrebbe pagare 11 euro per azione Bpi, con una quota del 35% cash, estraendo sinergie lorde pari a 390 milioni di euro", così stimano.

DA PREDATORE A PREDA

Anche la speculazione borsistica sembra confermare il nuovo quadro che si è venuto a creare per la Popolare di Milano dopo l'esclusione dalla grande corsa per la Bpi. Di colpo la predatrice Bpm pare cambiare pelle. Per assumere quella della preda. Sì, ci sono le solite questioni di governance, tipiche di tutte le popolari, che possono frenare, però forse ora davvero tutto viene visto sotto una luce nuova. Il pesce grosso che voleva mangiare il boccone lodigiano potrebbe essere a sua volta un appetibile pesce piccolo per grossi predatori. Niente fretta comunque, quando si parla di questo particolare comparto, quello delle popolari, i tempi hanno sempre bisogno di maturare.

QUESTIONE DI NOME

Intesa-Sanpaolo o Sanpaolo-Intesa: come chiamare la "Santa Intesa"? Pare che anche di questo si stia discutendo di questi tempi tra Milano e Torino. Può sembrare questione da niente, marginale, e invece, visto che ci sono in ballo storie e orgogli, non è affatto cosa insignificante. Nel dubbio, proprio per evitare di inutilmente urtare certe sensibilità, non è escluso a questo punto che si vada verso la soluzione di un nome tutto nuovo.

RUMORS SPAGNOLI

Siamo sempre allo stesso punto? Il Banco Santander insisterebbe per arrivare ad una revisione del concambio legato alla "Santa Intesa". I rumors restano su questo punto. Il nodo allora davvero non è ancora sciolto? Storia da seguire, da tenere sotto controllo.

ADDIRITTURA PER VIE LEGALI?

Rimaniamo ancora sulla vicenda Bpi per commentare l'indiscrezione odierna firmata Finanza e Mercati: dopo la sconfitta lodigiana [con l'esclusione dalla lista dei pretendenti, di cui abbiamo già parlato nei giorni scorsi] la Popolare di Milano starebbe addirittura valutando l'ipotesi di una battaglia legale per fermare la gara che vede in palio proprio la ex Bipielle. Mah, certo Roberto Mazzotta può esserci rimasto parecchio male [a questo punto è più che comprensibile], però da qui l'idea che in Bpm possano arrivare a scatenare gli avvocati, se dobbiamo dirla tutta, non ci convince molto. Anche perchè su quale base legale si potrebbe pretendere di invalidare tutto? Se non ci sono realistici appigli [e almeno a quello che si conosce non se ne vedono], una mossa pesante di questo tipo può rischiare di trasformarsi in un boomerang.

DOSSIER BPI [2]

Ragazzi, quanto si fa desiderare questo Divo Gronchi! Ora c'è la short-list ristretta. Dentro ancora Bpvn e Bper, fuori Bpm e Bpu. La favorita nella corsa lodigiana continua a sembrare la Popolare di Verona e Novara [gli emiliani rincorrono]. Una vera impresa questa presa della Bpi. Come sono lontani i tempi immediatamente successivi all'uscita di Fiorani, quando il gruppo sembrava destinato a finire in saldo! Come abbiamo già ricordato [ed è bene farlo] continua comunque ad aleggiare ancora anche l'ipotesi stand-alone. Certo che sarebbe davvero clamoroso se, dopo tutta questa corsa ad ostacoli per i pretendenti, Lodi chiudesse il portone...

DOSSIER BPI

Mentre nuovi rumors danno gas al titolo della ex Popolare Lodi, Divo Gronchi fa sapere che sottoporrà tutte le proposte di aggregazione in consiglio domani. E sarà proprio il consiglio lodigiano a dover finalmente decidere. Ricordiamo che le proposte sono quelle di Popolare Verona e Novara, Popolare dell'Emilia Romagna, Bpu e Bpm. E ricordiamo che non è detto che Bpi debba necessariamente accasarsi. C'è anche sul tavolo infatti l'ipotesi "stand-alone". Ora si entra nel vivo.

EURIZON

Partita la campagna di comunicazione pubblicitaria di Eurizon, sia sui giornali che sulla carta stampata. Una campagna che oltre a comunicare serve un po' al bravo Mario Greco anche per difendere la sua creatura in un periodo in cui tante diverse ipotesi si sono sentite in giro?

CANDELINE IN CARIFIRENZE

Carina davvero questa iniziativa della Cassa di Risparmio di Firenze. La banca offre ai propri clienti la possibilità di organizzare la festa di compleanno dei propri bambini all'interno dei musei di Palazzo Vecchio. Previsto per questo l'utilizzo (gratuito) di una apposita sala che può contenere fino a venti ragazzi e cinque adulti. Per informazioni bisogna rivolgersi alla stessa Cassa di Risparmio di Firenze.